Questa mattina, alle ore 08:35, cinque cittadine e cittadini aderenti alla campagna FONDO RIPARAZIONE, promossa da Ultima Generazione, hanno bloccato il traffico a Torino in Corso Vittorio Emanuele II. I cinque cittadine e cittadini si sono poi seduti srotolando uno striscione arancione con la scritta FONDO RIPARAZIONE, incatenandosi tra loro. Alle 9.15, i cittadini, facendo resistenza passiva, sono stati fatti salire dalle forze dell’ordine sulle volanti e sono stati condotti in Questura.
Alle 9:25, 3 cittadine aderenti alla campagna FONDO RIPARAZIONE hanno versato vernice arancione lavabile sul pavimento dell’ingresso della stazione di Porta Nuova, lasciando sulle porte le impronte colorate delle loro mani, per poi sedersi e fare resistenza passiva. Alle 9:35 sono intervenute le forze dell’ordine che le hanno fermato e portate in Questura.
Altre 5 persone, che aderiscono alla campagna FONDO RIPARAZIONE, alle 8:30 sono state fermate dalle forze dell’ordine e hanno srotolato uno striscione sotto i portici di Corso Vittorio Emanuele II in parallelo alla strada, senza ostacolare il passaggio dei pedoni. Per questo semplice gesto, le 5 persone alle 9:06 sono state caricate su una camionetta e portate via, anziché essere semplicemente identificate sul posto.
Cecca, una delle cittadine sedute in strada afferma: “Se sono qui oggi è perché è l’unica cosa che mi rimane da fare. Ho 2 figlie e sono una madre che è fortemente preoccupata per il loro futuro. Ho lavorato per più di 10 anni insieme a un apicoltore e la situazione negli ultimi anni è diventata drammatica, ma a nessuno importa se l’agricoltura in Italia è fortemente danneggiata, anche se questo ha una ripercussione notevole sulla famiglie. Viviamo ogni giorno eventi climatici estremi e il nostro governo non sta facendo nulla, anzi continua a remare contro a qualsiasi iniziativa europea, mentre potremmo essere all’avanguardia in questo campo, perché abbiamo le tecnologie per poterlo fare.
Inoltre non si sta preoccupando di mettere in sicurezza le persone che vivono su questo territorio. Il nostro governo non sta facendo altro che continuare ad alimentare un mercato basato sul fossile e sulla competitività dove solo pochi si arricchiscono. Così facendo stanno condannando le future generazioni a vivere in un Paese dove le risorse scarseggiano e i territori diventano sempre più inospitali. Desidero e lotto per una società dove davvero ci si prenda cura del prossimo e dove tutte abbiano la possibilità di vivere una vita dignitosa”.
TORINO E’ SEMPRE STATA SIMBOLO DI APERTURA, ACCOGLIENZA, PROGRESSO.
Siamo qui oggi di fronte ad un simbolo della cultura e dei valori dell’Italia: per la stazione di Torino Porta Nuova sono passate milioni di persone, transitati per un secolo decine di migliaia di emigranti in cerca di una vita migliore, in una terra che vedevano come riscatto personale per il futuro. Siamo qui proprio per gridare la nostra angoscia per il futuro, in un Paese che nel 2100 andrà incontro a una drastica riduzione della popolazione (quasi 10 milioni di abitanti in meno). Già nel 2050 migliaia di chilometri quadrati di costa italiana saranno sommersi dalle acque a causa dell’innalzamento dei mari.
IL GOVERNO NON SI OCCUPA DEL FUTURO DEGLI ITALIANI. PERSEGUE SOLAMENTE IL CONSENSO ELETTORALE
La vera emergenza in Italia è mettere subito in sicurezza i cittadini e i territori dalle conseguenze dei fenomeni estremi. Questo perché quasi il 94% dei Comuni italiani è a rischio dissesto e soggetto a erosione costiera e oltre 8 milioni di persone abitano nelle aree ad alta pericolosità. https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-edizione-2021. Intervenire concretamente sulla crisi, infatti, sarebbe rispondere realmente al bisogno di sicurezza delle persone, ma il governo preferisce un’idea elettorale di sicurezza, anche molto costosa: la costruzione di nuovi CTP dove recludere i migranti, con una cauzione di stato di 5000€ per chi non vorrà essere segregato e la chiusura delle frontiere di fronte al pericolo terrorista, tornando indietro di decenni dal trattato di Schengen.
La vera paura dei cittadini è per le conseguenze della catastrofe climatica che preclude il futuro di milioni di persone: 4 italiani su 10 hanno paura per il clima
“Chiedo che lo Stato prenda atto della situazione a cui i precedenti governi ci hanno condannati e istituisca un fondo di riparazione permanente di 20 miliardi, per dare un segnale chiaro e forte della volontà di dare sicurezza alla popolazione. Che la smetta di fingere di dare sicurezza attraverso i miliardi di spese militari o di sussidi a gas, petrolio e carbone. Non è quello che ci metterà in sicurezza; quello invece continuerà a produrre instabilità e paura, mentre si arricchiscono le stesse persone che ci hanno portate al collasso.” afferma Carlotta.
IL GOVERNO CONTINUA AD INVESTIRE NEI SAD
Ma il governo continua ad investire soldi pubblici del bilancio dello stato in Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), concessi a soggetti privati: 22,4 miliardi di euro, secondo il nuovo Catalogo pubblicato dal Ministero dell’Ambiente, il primo col ministro Pichetto Fratin alla guida del dicastero. https://greenreport.it/news/economia-ecologica/in-italia-continuano-a-crescere-i-sussidi-ambientalmente-dannosi-garantiti-dallo-stato/#:~:text=I%20sussidi%20ambientalmente%20dannosi%20garantiti%20annualmente%20dallo%20Stato%20italiano%20ammontano,Fratin%20alla%20guida%20del%20dicastero.
Per questo le lacrime del ministro Pichetto Fratin, in versione nonno lo scorso luglio, sono per noi una sceneggiata. https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/07/28/pichetto-piange-per-lansia-di-una-giovane-sullambiente_a3bab624-b678-49da-a59d-77d7674a04ca.html
Se fosse davvero un adulto, nonno e genitore, che si preoccupa per il futuro dei più giovani, avrebbe destinato quei miliardi di euro a ben altre emergenze. Noi, proprio perché stanno condannando le future generazioni a vivere in un Paese dove le risorse scarseggiano e i territori diventano sempre più inospitali, chiediamo vengano tagliate per essere destinate agli interventi a favore dei cittadini che continueranno ad essere vittime delle conseguenze dei fenomeni estremi: un “FONDO RIPARAZIONE” da 20 miliardi di euro.
IN OLANDA LA DISOBBEDIENZA CIVILE HA VINTO
Dopo settimane di blocco dell’autostrada A12 a Den Haag (l’Aia) con migliaia di persone, verrà discussa al Parlamento una road-map per l’abbandono dei sussidi pubblici ai combustibili fossili. https://europa.today.it/attualita/ambientalisti-olanda-bloccano-autostrada-aziende-fonti-fossili.html Se verrà approvata, il movimento valuterà se è adeguata e cosa fare. Se verrà respinta, torneranno in strada il prima possibile. Per questo scendiamo in strada, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi.
“Chiedo a tutta la cittadinanza, a tutte le persone che vedono quello che sta succedendo di disobbedire, di prendere coraggio, di sperare e credere che un mondo diverso sia possibile, chieda che i nostri soldi siano investiti in modo da aiutare la povera gente e non danneggiarla”, ha detto Carlotta.
Con la campagna “FONDO RIPARAZIONE” Ultima Generazione chiede:
➤ un “FONDO RIPARAZIONE” da 20 miliardi di euro per riparare i danni subiti dai cittadini a causa degli eventi meteorologici estremi (alluvioni, grandinate, incendi, siccità e così via) dovuti allo stravolgimento climatico provocato dall’uso dei combustibili fossili.