Negli ultimi tempi, si stanno moltiplicando i divieti a che la libera espressione democratica possa manifestarsi nelle vie e nelle piazze centrali di Trieste. In particolare segnaliamo i gravi impedimenti posti alla celebrazione della Giornata internazionale per la Palestina il 29 novembre scorso (svoltasi poi a San Giusto, ma dinanzi a un pubblico necessariamente meno numeroso) e a quella della Giornata internazionale ONU dei Diritti umani, il 10 dicembre.

Incredibilmente per quest’ultima, in particolare, lungi dal prendere in mano l’organizzazione, le istituzioni cittadine pongono ogni ostacolo alla celebrazione di un qualcosa che dovrebbe essere patrimonio comune e vorrebbero relegarla a Piazza Ponterosso che però è ormai, specialmente a ridosso delle feste di fine anno, un divertimentificio in cui una manifestazione politica avrebbe difficoltà a trovare il suo spazio.

L’Assemblea permanente contro guerre e riarmo si dichiara solidale con le organizzazioni (Salaam – ragazzi dell’ulivo e Comitato pace Diritti e Solidarietà Danilo Dolci) che hanno convocato il 10 mattina una conferenza stampa sotto i portici di Piazza Unità. Divieti di questo tipo dovrebbero essere uno scandalo, per una democrazia minimamente decente. Chiediamo che le vie e le piazze centrali di Trieste siano (ri)aperte alle libera circolazione del pensiero, e non solo a quella delle merci e del consumo.

Assemblea permanente contro guerre e riarmo (Trieste)