Un gruppo di coloni armati di mitra hanno arato i terreni agricoli con i trattori, distruggendo tutto il raccolto. È avvenuto all’alba di oggi a Beit Dajan e Foreik, vicino a Nablus. La presenza dell’esercito a protezione dei coloni durante lo scempio compiuto dimostra un piano di colonizzazione guidato dall’alto, e non un’azione di estremisti.
In Cisgiordania le forze di occupazione israeliane hanno arrestato, stamattina all’alba, 22 giovani palestinesi durante diverse operazioni di rastrellamento a Dora, Tabka e campo di Al-Fawwar, nella provincia di el-Khalil.
E l’esercito di occupazione israeliano continua a violare l’accordo di cessate il fuoco: bombardamenti aerei e di artiglieria hanno colpito varie parti della Striscia di Gaza.
I nostri contatti in loco hanno riferito che questa mattina, martedì 23 dicembre, aerei da guerra israeliani hanno aperto il fuoco sulle zone orientali di Gaza City e sul quartiere di Hayy Tuffah.
Aerei da guerra israeliani hanno lanciato attacchi a est di Deir al-Balah e a est di Khan Younis.
Dall’accordo di Sharm Sheikh, dell’11 ottobre, il numero delle vittime è caloclato di 1˙115 feriti e 649 corpi recuperati.
L’ultimo rapporto del ministero della sanità informa di 12 palestinesi uccisi nella giornata di ieri.
L’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i diritti umani ha denunciato che “L’occupazione sta trasformando l’inverno in un’arma di morte contro la popolazione di Gaza attraverso il blocco e il divieto di accesso ai rifugi temporanei”.
Avvertendo che “I civili sono costretti a scegliere tra due opzioni mortali: case sull’orlo del crollo o tende che non offrono alcuna protezione dal freddo e dalla pioggia. La politica di impedimento degli alloggi fa parte di un approccio sistematico allo sfollamento forzato e alla negazione del diritto della popolazione a un alloggio sicuro”, l’Osservatorio ha dichiarato: “Chiediamo alla comunità internazionale e al Relatore Speciale delle Nazioni Unite sul Diritto a un Alloggio Dignitoso di fare pressione sulla potenza occupante affinché revochi immediatamente il divieto, poiché la sua prosecuzione durante l’inverno equivale a un omicidio volontario”.

Lanciata alla vigilia della giornata mondiale di solidarietà con il popolo palestinese indetta dall’ONU il 29 novembre di ogni anno, la campagna per la liberazione di Marwan Barghouti, il Mandela palestinese entrerà nel vivo a gennaio prossimo, quando in Italia arriverà suo figlio per partecipare ad un serie di eventi centrali nelle principali città.
Sciopero della fame a staffetta contro il genocidio – Dall’avvio della campagna Digiuno x Gaza lanciata a maggio da Anbamed sono passati 7 mesi e 8 giorni. Oggi, martedì 23 dicembre…
ANBAMED, notizie dal Sud Est del Mediterraneo










