Riceviamo e volentieri diffondiamo
Si è concluso domenica 26 ottobre a Messina il quarto incontro nazionale di Tutori in Rete, che ha riunito per tre giorni tutrici e tutori volontari da ogni parte d’Italia, in rappresentanza di 20 realtà aderenti alla rete nazionale, tra associazioni e gruppi informali impegnati nella tutela dei minori stranieri non accompagnati (MSNA).
Un appuntamento che ha confermato la vitalità e la crescita della rete, sempre più radicata sul territorio e capace di mettere in dialogo esperienze, competenze e buone pratiche provenienti da contesti diversi del Paese.
L’incontro – organizzato nell’ambito dell’intervento “Tutori in Rete 2025–2026”, sostenuto dall’iniziativa “Never Alone, per un domani possibile” […] e realizzato in collaborazione con Oxfam Italia Intercultura, Codici Ricerca e Intervento, On! Impresa Sociale e un gruppo di esperti in supporto etnopsicologico e transculturale, ha rappresentato un momento cruciale di confronto, formazione e co–progettazione.
Tre giornate intense di scambio umano e informativo, che hanno permesso ai partecipanti di conoscersi, condividere esperienze, discutere criticità e individuare nuove traiettorie comuni per rafforzare la rete nazionale e la figura del tutore volontario.
In apertura dei lavori, la presidente Paola Scafidi ha ricordato che “la tutela volontaria è una pratica civica che genera valore e fiducia, ma per essere efficace ha bisogno di strumenti, formazione e di una comunità che la sostenga e la riconosca”.
Nel suo intervento, Scafidi ha richiamato l’attenzione sul contesto attuale, sottolineando la necessità di mantenere alta l’attenzione istituzionale sulla protezione dei minori soli, in un momento storico in cui si rischia un arretramento delle garanzie di tutela.
Nonostante le difficoltà, la rete è in espansione e in ottima salute: nell’ultimo anno si sono aggiunti cinque nuovi soci – l’associazione Famiglie Accoglienti (Emilia Romagna), il gruppo informale dei Tutori MSNA Trento, il gruppo informale dei tutori volontari dell’Umbria, la neonata associazione Tutrici e tutori minori Veneto e, da pochi giorni, anche il gruppo Tueri-Tusei dei tutori volontari del Lazio – portando a 20 il numero delle formazioni associate ed estendendo ulteriormente la copertura territoriale, confermando la fiducia nel percorso collettivo di Tutori in Rete.
Dopo un aggiornamento sulle attività promosse nei diversi territori a sostegno della tutela volontaria nell’ambito del progetto “Monitoraggio della tutela volontaria e promozione dell’accoglienza familiare dei MSNA” (PROG. 1038 – FAMI), promosso dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (Agia), in cui sono venute fuori proposte per migliorare la raccolta dati per il monitoraggio della tutela volontaria, la giornata di sabato è stata interamente dedicata a Tavoli di lavoro.
Al centro del confronto, la necessità di garantire la qualità della relazione tra tutore e tutelato, dando piena attuazione alla L. 47/2017 e un lavoro di analisi del contesto rispetto all’efficienza delle procedure di nomina dei tutori da parte dei Tribunali per i Minorenni, ancora molto diverse da regione a regione e in certi casi non conformi al dettato normativo.
Dai territori emergono prassi disomogenee. Non mancano esperienze molto positive, soprattutto laddove i Tribunali per i Minorenni hanno creduto davvero nella validità dell’istituto della tutela volontaria e instaurato proficue collaborazioni con i Garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza, con le associazioni locali di tutori volontari e con i Servizi; ma sono ancora troppi i territori in cui la L. 47/2017 non trova, quanto alle nomine dei tutori, piena applicazione.
Dal confronto che ha tenuto occupate le delegazioni provenienti da 17 diverse regioni sulle 20 italiane è emerso che in generale il numero dei tutori volontari iscritti negli elenchi, per quanto in costante crescita, non è ancora sufficiente e soprattutto che la loro distribuzione territoriale non sempre corrisponde alla dislocazione delle comunità di accoglienza.
Allo stesso tempo risulta però anche, paradossalmente, che alcuni Tribunali non utilizzano i tutori volontari disponibili:
– perché fanno ampio ricorso alla cosiddetta “tutela istituzionale”, particolarmente per ragazze e ragazzi prossimi alla maggiore età (la maggioranza);
– perché preferiscono nominare professionisti (avvocati), in certi casi privi della specifica formazione richiesta per l’iscrizione negli elenchi dei tutori volontari, anche assegnando loro un numero cospicuo di incarichi in contemporanea, ed in alcuni casi riconoscendo loro un “compenso” attraverso lo strumento del patrocinio a spese dello stato;
– più spesso perché I Tribunali, in cronica carenza di risorse, fanno fatica a gestire in maniera efficiente i processi di nomina.
Tutto questo si traduce nella disapplicazione della legge, primariamente in danno dei minori che si vedono privati del diritto ad avere ciascuno al proprio fianco un tutore volontario, nei tempi e modi previsti dalla L. 47/2017.
Si è quindi deciso di avviare due nuovi focus di approfondimento: uno sul tema del gratuito patrocinio per gli avvocati tutori; l’altro sul superamento del limite delle tre nomine, per approfondirne le implicazioni e valutare soluzioni condivise. […]
[I tavoli di lavoro del sabato hanno riguardato le “buone prassi”, la costruzione di un repertorio di “FAQ”, domande frequenti e risposte utili a mettere a disposizione informazioni e pratiche per chi si accosta per la prima volta al tutoraggio, “Abitare” e “Lavoro”. Inoltre è stata proposta la creazione di un gruppo dedicato a formazione ed educazione degli operatori, ndR]
La giornata si è conclusa con il tradizionale “Story Circle”, momento di condivisione delle migliori esperienze locali, testimonianza della vitalità e dell’impegno diffuso dei tutori in tutta Italia.
[I lavori di domenica hanno riguardato le relazioni e le prospettive europee, ndR]
L’Assemblea si è chiusa con uno sguardo proiettato al futuro e la condivisione delle prossime tappe del percorso comune.
Nel 2026 Tutori in Rete proseguirà il lavoro di capacitazione della propria struttura e delle associazioni e dei gruppi aderenti, di formazione e supporto ai tutori volontari, attraverso percorsi di formazione continua, mentoring, supporto psicologico e legale e attività di advocacy.
“Il valore di questa rete – ha concluso la presidente Paola Scafidi – sta nella forza della collaborazione tra persone e territori diversi, uniti dall’impegno comune di accompagnare i minori soli verso un futuro di autonomia e inclusione. È un percorso che continua a crescere, costruendo ogni giorno fiducia, responsabilità e comunità.”
Momenti come questa Assemblea, segnati da confronto, partecipazione e legami umani autentici, rafforzano la coesione e la visione condivisa di Tutori in Rete, che continua a crescere nel segno del suo motto: ‘Un tutore volontario per ogni minore straniero non accompagnato.'”
Il testo integrale del comunicato stampa e il resoconto completo dei lavori può essere letto qui: www.tutorinrete.org
per contatti: comunicazione@tutorinrete.org










