Ironico, no? Mentre loro parlano di “casa” mentre milioni di persone a Gaza vengono private della loro, grazie anche ai cannoni italiani della OTO-Melara (Leonardo Spa).
E anche adesso, con una “pace” che sa di ricatto, l’occupazione israeliana illegale e gli attacchi ai civili palestinesi continuano a provocare decine di morti.
Francesco, medico, nelle settimane scorse era a bordo della Flotilla e, mentre stava navigando verso le coste di Gaza per consegnare medicine e dare il cambio ai medici palestinesi stremati da due anni di genocidio, era stato rapito illegalmente dai militari israeliani in acque internazionali.
Tajani non mosse un dito per difendere Francesco e le altre decine di persone degli equipaggi delle Flotille sequestrate in acque internazionali e deportate in Israele.
Del resto, per lui, “il diritto vale ma fino a un certo punto”.
Oggi a Torino diverse centinaia di persone sono scese in piazza manifestando pacificamente umanità e la propria contrarietà a governo che sfratta e si rende complice del genocidio a Gaza.
La risposta dello Stato? Cariche e repressione, cittadini feriti per aver osato manifestare.
A questa repressione dobbiamo rispondere con una serie di azioni nonviolente di disobbedienza civile, con scioperi, con la continua presenza nelle strade.
Quello di Francesco è un invito per tutte e tutti: riusciremo a ottenere risultati concreti solo se la pressione continuerà, giorno dopo giorno, finché questo governo non sarà costretto ad ascoltare.
Smettiamo di accettare passivamente un governo che blatera di “casa” mentre investe nel riarmo, lasciando indietro sanità, istruzione e transizione ecologica.
Boicottiamo e mandiamoli a casa!
Commenta ora con BOICOTTIAMO e ti inviamo il link per aderire al boicottaggio dei supermercati che stiamo facendo ogni sabato.










