Una nuova flotta umanitaria si avvicina a Gaza: la missione congiunta di Freedom Flotilla Coalition, che da 18 anni sfida il blocco navale imposto da Israele, e di Thousand Madleens con 120 persone, fra cui 92 tra medici, infermieri e soccorritori.

Sono 11 in totale le imbarcazioni in mare, attualmente in acque internazionali, all’altezza della città egiziana di Alessandria, decise a rompere l’assedio israeliano.

11 nuove barche della Freedom Flotilla cariche di medicine stanno navigando nel Mediterraneo, ormai prossime alle coste di Gaza, decise a rompere l’assedio israeliano. Novanta medici, infermieri, operatori sanitari, tra cui sei italiani, sono a bordo di quello che loro stessi hanno definito “un ospedale galleggiante pieno di farmaci”. Una vera e propria seconda ondata della Freedom Flotilla Coalition, coordinata con Thousand Madleens, sempre con lo stesso scopo umanitario, ma mirata proprio a portare aiuto sanitario a una popolazione che rischia di morire anche per una banale infezione.

Se Israele arresterà professionisti della sanità protetti dalle convenzioni internazionali, i governi dei loro Paesi non potranno non intervenire con maggiore forza rispetto a quanto fatto con la Sumud” hanno detto. 

E il motivo è che i medici non possono essere arrestati nell’esercizio delle proprie funzioni, secondo la Convenzione di Ginevra. Ma abbiamo già visto quanto vale il diritto internazionale per il governo criminale di Netanyahu.

A loro, a tutti i medici, infermieri, operatori sanitari, va tutta la nostra gratitudine per quello che stanno facendo.

Chi pensava che sarebbe bastato abbordare la Global Sumud Flotilla per fermarli, non ha capito il senso profondo della Flotilla e quello che ha risvegliato.

Se esiste ancora un barlume di umanità, è in questi scatoloni, su quelle barche.

Radio Onda d’Urto ha sentito Laura, dall’imbarcazione Leïla Khaled della Thousand Madleens to Gaza. Ascolta o scarica.

L’8 ottobre tutti mobilitati per Gaza e per la seconda ondata delle flotillas.

Nella notte tra il 7 e l’8 ottobre, le imbarcazioni della missione Thousand Madleens to Gazala assieme alla nave Conscience della Freedom Flotilla Coalition, dirette verso la Striscia di Gaza, entreranno nella zona rossa. Le imbarcazioni sono partite dai porti italiani di Catania e Otranto, con a bordo centinaia di attivisti, volontari, operatori sanitari e tonnellate di aiuti umanitari.

 

 

 

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