Il primo giorno di scuola di quest’anno si è aperto con un gesto semplice, ma profondamente significativo: un minuto di silenzio per ricordare le vittime del genocidio in Palestina e riflettere sullo scolasticidio in corso.

Sulla base dei dati da noi raccolti, l’iniziativa ha avuto un’adesione straordinaria: 92 scuole, per un totale di 4.384 classi e circa 97.200 studenti (stimando 20 studenti per classe), hanno segnalato di aver osservato il minuto di silenzio interamente.

Inoltre, 251 scuole in tutto il Paese hanno segnalato di aver partecipato, con approvazione dei Collegi docenti o per iniziativa spontanea di docenti o studenti, al minuto di silenzio: possiamo dunque affermare con certezza che oltre 100.000 studenti hanno preso parte all’iniziativa, ma sicuramente le cifre sono molto più alte.

Le scuole si sono destate da un lungo torpore nel quale più vent’anni di politiche di tagli, precarizzazione e misure vessatorie hanno progressivamente spinto il mondo dell’istruzione, soffocandone la voce e la partecipazione alla vita sociale e politica del Paese.

Questo risveglio arriva in un momento cruciale: mentre la stretta sulla libertà di insegnamento rischia di farsi ancora più feroce con il DDL 1627 (noto come “decreto Anti Pro-Pal” o “decreto Gasparri”); mentre gli Uffici Scolastici Regionali invitano le dirigenze a non promuovere iniziative in favore della Palestina in nome di una presunta “equidistanza”; mentre in città come Milano e Brescia le questure negano il diritto all’istruzione a studenti che manifestano in piazza; mentre alcune dirigenze sanzionano le assenze per sciopero di studenti che hanno animato le piazze di queste settimane.

Eppure, le scuole hanno alzato la testa. Un rinnovato movimento è nato e non potrà essere fermato per decreto.

Vogliamo ringraziare tutte e tutti coloro che hanno partecipato e che hanno avuto fiducia in questa iniziativa: chi ha portato la Palestina nelle proprie classi, chi ha condiviso un momento di riflessione collettiva, chi ogni giorno si impegna per un’educazione libera, critica e solidale.

Un ringraziamento particolare va al corpo docente e a agli studenti che occupano con consapevolezza, si autoformano e costruiscono insieme spazi di pensiero e confronto.

Siamo una marea di persone consapevoli, e questa marea, fatta di solidarietà, memoria e libertà, non si arresterà.

Scuola per la pace Torino e Piemonte
Docenti per Gaza
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università