Un albero per ricordare. Un albero per costruire. E, soprattutto, un albero per educare alla pace. È questo il significato profondo della piantumazione avvenuta giovedì mattina nel giardino della parrocchia di Passirano in provincia di Brescia, dove è stato messo a dimora un kaki di seconda generazione, discendente diretto dell’albero sopravvissuto al bombardamento atomico di Nagasaki nel 1945.

L’evento, voluto con forza da don Giovanni Isonni — parroco di Passirano (BS) da sempre impegnato sui temi della non violenza — rappresenta un momento di grande valore simbolico e pedagogico per tutta la comunità. Con questo, salgono a quattro gli alberi di kaki piantati nel Comune, due dei quali all’interno degli oratori: un segno concreto dell’impegno territoriale verso una cultura della pace che parte dalle nuove generazioni.