Siamo appena venuti a conoscenza che la procedura di licenziamento collettivo avviata da Tirso SpA è realtà: l’incontro tra azienda, sindacati e Rsu, svoltosi il 28 agosto, si è chiuso senza accordo. Si è così aperta la strada allo scenario peggiore che manda a casa lavoratrici e lavoratori.

Rifondazione comunista, che ha partecipato l’8 agosto u.s., per le strade di Muggia, al corteo a sostegno della Tirso così rispondendo all’appello della CGIL di Trieste, esprime la sua vicinanza a lavoratori e lavoratrici della Tirso in questa fase che rappresenta un’ennesima sconfitta per la vita concreta di decine e decine di persone, innanzitutto, e per Trieste, ulteriormente depauperata.

La manifattura sta scomparendo da qui: molte industrie “strategiche” sono in difficoltà o vengono chiuse, delocalizzate, etc. Non può essere questo il futuro della nostra città, del nostro patrimonio industriale e del sapere operaio. Le operaie e gli operai vanno difesi dall’attacco di una classe dirigente impreparata e complice che si accanisce contro il lavoro vivo di centinaia e centinaia di persone, che sono invece da rispettare e da sostenere: dobbiamo impegnarci per un futuro di relazioni industriali in cui chi produce venga rimesso al centro delle pratiche sociali e del pensiero politico-istituzionale; e dobbiamo operare per una rinascita del territorio triestino e di tutto il Friuli-Venezia Giulia che istituzioni, partiti ridicolmente “sovranisti” e imprenditori stanno abbandonando a una drammatica desertificazione.

Rifondazione Comunista agisce e spinge ad agire, cercando e creando alleanze, per una radicale inversione di tendenza anche in campo industriale.