Il documento Gaza Now, scritto l’8 maggio da alcune docenti del Liceo Galileo Ferraris di Torino, è stato divulgato in molte scuole e ha raccolto circa 1900 adesioni di docenti di oltre 40 istituti scolastici e dell’Università del Piemonte Orientale. L’IC Gino Strada, l’IC Gemelli e il Liceo Gobetti l’hanno approvato all’unanimità. Il 4 luglio Gaza Now sarà consegnato all’Ufficio Scolastico Regionale da alcune delegate della Scuola per la pace Torino e Piemonte con le firme di sottoscrizione.
La presentazione di Gaza Now nei Collegi docenti, la assemblea pubblica del 28 maggio e la camminata cittadina del 5 giugno scorso, che ha coinvolto circa 4000 persone, manifestano la volontà delle scuole di non rimanere in silenzio davanti a quanto sta avvenendo a Gaza e in Cisgiordania, di non essere complici del genocidio e della distruzione di un popolo. Gaza Now denuncia l’inerzia delle istituzioni internazionali e l’ipocrisia di un’Europa che, nata per la pace, oggi investe nel riarmo; richiama il diritto internazionale, la diplomazia e gli strumenti concreti di pressione come il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni per fermare la violenza; infine, rivendica il diritto e il dovere di educare i giovani alla pace, alla giustizia e alla solidarietà.
Le firme sono per ciascuna e ciascuno di noi un impegno e un atto di responsabilità.
Chiediamo che l’Ufficio scolastico regionale si faccia portavoce presso i ministeri competenti di questa volontà di ampia parte del mondo della scuola torinese e piemontese.
La Scuola per la pace Torino e Piemonte
GAZA NOW!
In questo senso di impotenza, di frustrazione per quanto sta accadendo in particolare a Gaza e in Cisgiordania, non vogliamo più stare in silenzio.
BASTA!
Non è possibile assistere in diretta alla distruzione di un popolo e alla sua riduzione alla fame, senza che il nostro Occidente muova un dito.
Siamo testimoni di orrori impensabili, che nessuno/a avrebbe immaginato ancora possibili in un mondo che rinasceva dopo le due guerre mondiali e che prospettava la pace come sfondo per una vita dignitosa per tutte/i.
Anche l’Europa, quella di Ventotene, nasceva con questo scopo: costruire la pace.
Oggi invece il programma dato per scontato parla di riarmo per alimentare altre guerre, morti e distruzioni. Sottraendo risorse ai bisogni fondamentali dei paesi europei e mondiali: la salute, il lavoro dignitoso, la scuola e la formazione, il diritto per chi proviene da altri paesi a poter vivere e a costruirsi un futuro, in un ambiente sano e difeso, in un contesto solidale.
BASTA!
Vogliamo dire forte che noi docenti non siamo d’accordo con tutto questo, che lo troviamo in totale contraddizione con quanto cerchiamo di insegnare tutti i giorni: i diritti, le possibilità per tutte/i, il senso critico che ci fa pensare e scegliere per costruire un mondo umano, dove sia possibile godere tutte/i delle risorse della Terra, cooperare, costruire per la giustizia….e anche sognare per poter essere felici. Perché ci possa essere un oltre, domani.
Non è vero che non ci sono strumenti, esiste il diritto internazionale, che deve essere applicato, esiste la diplomazia che non si vuol fare funzionare ( anche per l’Ucraina), ma esistono anche tanti strumenti concreti di non collaborazione, per esempio: BDS, boicottare, disinvestire, sanzionare Israele. Se non agiamo almeno così, niente cambierà.
Poi ci sono i movimenti di testimonianza e di protesta che oggi si vogliono silenziare, intimidire, punire. Ci sono tutti gli obiettori in Israele, in Russia, in Ucraina, i testimoni nonviolenti in Palestina, i giornalisti a Gaza e in Cisgiordania, in gran parte massacrati.
Bisogna non avere paura di agire con coscienza critica, di parlare, di fare circolare le idee.
DIRE CHE ARMI E GUERRE E BOMBARDAMENTI, STRAGI (GAZA e CISGIORDANIA) E GIUSTIFICAZIONI DI PRETESE DIFESE, non le vogliamo.
Vogliamo pace, pane e libertà, cultura, lavoro, un presente ed un futuro… vogliamo trasmettere e condividere queste cose con i giovani, con i nostri studenti e sappiamo che anche loro sono con noi.
Il documento Gaza Now è stato approvato all’unanimità dai Collegi docenti
- dell’IC Gino Strada, 140 docenti
- dell’I.C. P. Gemelli di Torino, 184 docenti
- del Liceo Gobetti di Torino, 107 docenti
Ha espresso ampia solidarietà il Collegio docenti dell’IC Matteotti Pellico di Torino.
Con le scuole che seguono e l’Università del Piemonte Orientale sono state raccolte al momento 1886 firme. L’elenco è in aggiornamento.
Liceo Galileo Ferraris Torino, IC Sibilla Aleramo di Torino, IC Saba di Torino.IC Manzoni di Torino, IC Regio Parco di Torino, IC Luther King di Grugliasco, IC Cuorgnè, IC Matteotti di Alpignano, Scuola dell’infanzia S. Borello di Alpignano, IC Tallone di Alpignano, IC Primo Levi di Rivoli, IC Pianezza, Liceo Spinelli di Torino, Scuola secondaria Spinelli di Torino, IIS Majorana di Torino, Liceo Gioberti di Torino, Liceo Alfieri di Torino, Convitto Nazionale Umberto I, Liceo Einstein di Torino, Liceo D’Azeglio di Torino, Liceo Cavour di Torino, Liceo Volta di Torino, Liceo Artistico Cottini, Primo Liceo Artistico, Liceo Artistico Passoni Torino, Liceo Regina Margherita, IIS Giulio di Torino, IIS Santorre di Santarosa di Torino, IIS Sella Aalto Lagrange, IIS Bodoni Paravia Torino , IIS Russell Moro Guarini, CPIA1 Paulo Freire di Torino, CPIA 5 Torino, Liceo Majorana di Moncalieri, Liceo Gramsci di Ivrea, I.P.S.E.O.A. “G. Pastore” di Varallo e Gattinara, ITIS Pininfarina di Moncalieri, Liceo Vito Scafidi di Sangano, IIS Settimo Torinese, Liceo Leonardo Cocito (ALBA), Dipartimento di Studi Umanistici Università del Piemonte Orientale, Docenti del Piemonte, Docenti fuori Piemonte










