Leili Hizam, studentessa del movimento politico universitario Cambiare Rotta, consigliera eletta nel Consiglio degli studenti dell’Università di Bologna e Filippo Girardi, studente a Roma, in un’intervista a Radio Onda d’Urto commentano, il gravissimo atto di infiltrazione, tra le loro fila, di giovani poliziotti della direzione dell’antiterrorismo, neo-diplomati alla di scuola della Polizia di Stato.
Sommando questi 007 in erba ai loro colleghi infiltrati in Potere al Popolo, il movimento politico di riferimento, sono stati quindi almeno cinque in varie regioni italiane. “Non è certo una novità, un fulmine al ciel sereno – ci ricorda Filippo – perché già a suo tempo, Francesco Cossiga nel 2008 ai tempi delle proteste contro la riforma Gelmini ebbe a dire: Maroni (famigerato ministro degli interni di allora, n.d.r.) dovrebbe fare quel che feci io quand’ero Ministro dell’Interno. Infiltrare il movimento. Far circolare notizie false. Televisione, giornali. Infiltrare, con agenti provocatori, pronti a tutto”.
“Proprio sotto elezioni al consiglio studentesco – prosegue Leili – siamo stati da una parte infiltrati dai poliziotti e dall’altra sotto attacco della magistratura per aver restituito alla comunità studentesca un auletta in disuso da anni”. Cambiare Rotta e Potere al Popolo sono due formazioni politiche che stanno evidentemente mettendo in crisi, anche sul piano culturale, un modello socio-economico la cui “rotta”, sul piano delle scelte bellicistiche in economia, privatizzazioni e tagli al welfare, “l’asservimento della ricerca alla filiera militare – prosegue Leili – le connivenze col governo sionista – aggiunge Filippo – ci sta portando a schiantarci contro un muro”.
Poco tempo fa, inoltre, in concomitanza con le elezioni al Consiglio degli Studenti, organismo consultivo nato nei primi anni duemila su impulso del centro-sinistra all’epoca al governo, 5 studenti candidati di Cambiare Rotta furono denunciati dal loro stesso ateneo, solo per avere restituito alla socialità studentesca un’auletta in disuso da anni. Il fatto di vivere l’università, anche fisicamente con la propria presenza, e consentire quindi agli studenti di poter dissentire dall’interno ogni qualvolta vengono organizzati dall’alto incontri a dir poco imbarazzanti, come ad esempio il recente convegno sulle nuove tecnologie sponsorizzato da Leonardo SpA, è considerato reato.
Il colosso nostrano dell’industria militare è tutt’ora complice del genocidio a Gaza con collaborazioni tecnico-scientifiche e con l’invio di armi e componenti belliche ad Israele, come denunciato dall’ultima inchiesta pubblicata su “Altr’economia”; connessioni scandalose che coinvolgono tutte le filiere belliche “occidentali” ampiamente descritte anche nell’ultimo report di Francesca Albanese, referente all’ONU sui diritti umani nei territori occupati da Israele: l’Occidente non si fa scrupolo di acquistare e vendere armi di ogni genere che vengono poi platealmente ed esplicitamente certificate dal “marchio di qualità” frutto dei test sul campo effettuati da Israele in quasi 80 anni di apartheid e stragi ai danni del popolo palestinese.
Cambiare Rotta è uno dei pochissimi movimenti giovanili che fin da subito è sceso in piazza a sostegno del popolo palestinese vittima, come il popolo sudanese, ucraino, russo, congolese, ecc. di un modello di cosiddetto “sviluppo” che, lungi dallo scrollarsi di dosso l’impostazione neocoloniale post seconda guerra mondiale, impoverisce l’occidente stesso, portando a divari di reddito e di qualità della vita che prima o poi imploderanno.
“È inaccettabile – si legge in un loro recente comunicato – che tali operazioni vengano compiute nei confronti di chi ogni giorno si impegna negli atenei nella difesa del diritto allo studio, all’abitare, per un futuro diverso, libero da guerra, sfruttamento e precarietà. I veri terroristi sono quelli che accettano di collaborare con le fabbriche di armi fomentando le guerre in tutto il mondo e provocando una crisi sociale senza precedenti”.










