Nel pomeriggio di venerdì 20 giugno si è concluso il trasferimento di 12 cacciabombardieri F-22 dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti d’America dalla base britannica di Lakenheath a quella di Muwaffaq Salti, Giordania, in vista del sempre più probabile attacco USA (nei fatti avvenuto nella notte fra il 21 e il 22 di questo mese, ndr) contro l’Iran a fianco di Israele.

Il governo italiano ha autorizzato il transito nello spazio aereo nazionale; in particolare i 20 caccia hanno attraversato l’intera Sicilia, per poi essere riforniti in volo nei cieli della costa ionica dell’isola.

Il rifornimento è stato garantito da due aerei tanker Boeing KC-46A e Boeing KC-135R di US Air Force, rispettivamente decollati dalle basi di Mildenhall (Regno Unito) e Morón (Spagna).

Nei giorni successivi ai primi bombardamenti aerei israeliani in Iran, sempre al largo della costa orientale siciliana sono stati effettuati i rifornimenti in volo per i caccia F-15 ed F-35 inviati da Washington nello scacchiere mediorientale, mentre dalla stazione aereonavale di Sigonella sono decollati i velivoli spia P-8A Poseidon di US Navy per svolgere missioni di intelligence e riconoscimento nelle acque del Mediterraneo orientale a favore delle unità da guerra israeliane.

La Sicilia ancora una volta si conferma la piattaforma avanzata USA e NATO nel Mediterraneo.

L’articolo originale può essere letto qui