Avvertenza della redazione di Pressenza Italia: il post di Acerbo ha un intento satirico e ricalca le false copertine del Male, che alla fine degli anni Settanta divenne un vero e proprio fenomeno di costume, vendendo fino a 140 000 copie.

Finalmente Repubblica ha fatto la prima pagina che attendevamo.

Dopo aver coperto in maniera vergognosa il genocidio a Gaza e i crimini di Netanyahu con grande umiltà ammettono di essersi sbagliati e cominciano a dare notizie. Il lungo articolo autocritico di Ezio Mauro intitolato “Peggio della Pravda ai tempi di Stalin” dimostra che le coscienze sono state lacerate da una così lunga complicità col genocidio. Il direttore Mario Orfeo ha spostato Cappellini e Molinari alla rubrica su viaggi e vacanze. Si vocifera di una promozione di Matteo Pucciarelli a vicedirettore. Un atto di riparazione dopo le dimissioni dal cdr del giornalista. Raffaele Oriani pare torni a scrivere sul giornale e il Venerdì.

Secondo voci non confermate il quotidiano si prepara a dare ampio spazio alla marcia del 15 giugno per Gaza a Marzabotto e alla campagna Stoprearmeurope in vista della manifestazione del 21 giugno.

Dalla prossima settimana in edicola col giornale una collana di libri di autori palestinesi e ebrei per la pace. La prima uscita sarà un volume curato da Francesca Albanese. Seguirà l’ultimo libro di Franco Berardi Pensare dopo Gaza in cui l’ex leader del movimento del ’77 e fondatore di Radio Alice sostiene che “Gaza è Auschwitz con le telecamere”.

“Viva l’Italia antifascista che riprende la strada di Pertini e Berlinguer”, commenta l’Anpi.
Rifondazione Comunista, da sempre critica verso Repubblica, plaude alla svolta del giornale.

Secondo indiscrezioni Orfeo avrebbe dichiarato in un’intervista che andrà in onda nel corso di Propaganda Live: “basta con le ingerenze del Mossad nell’informazione italiana”.

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