Il piano annunciato di riarmo europeo da 800 miliardi di euro, denominato ReArm Europe, e il contestuale aumento delle spese militari nazionali, a discapito delle spese pubbliche sociali, sono una sinistra minaccia, un preludio ad un nuovo grande conflitto.
Trieste e il Friuli Venezia Giulia sono purtroppo in prima linea nella fase di grave militarizzazione, che mette a rischio la nostra terra:
– Trieste è infatti negli appetiti dei potentati della Nato, di Washington e di Bruxelles, che vogliono renderne il porto un centro logistico-militare inserito nell’IMEC e nella Three Seas Initiative,
ovvero programmi strategici e geopolitici (ideati in seno al Pentagono e alla Nato) con finalità militari. Tutto ciò in violazione del diritto internazionale, che con il Trattato di Pace del 1947 stabilisce che Trieste deve essere un’area neutrale e smilitarizzata, con un porto franco internazionale.
Da segnalare è inoltre il fatto che i piani dell’IMEC prevedono di collegare direttamente Trieste al porto israeliano di Haifa, suggellando così la complicità delle istituzioni locali e delle infrastrutture del territorio con il regime criminale di Tel Aviv, responsabile del massacro e dell’oppressione del popolo palestinese.
– Il Friuli Venezia Giulia è una regione altamente militarizzata che ospita diverse basi militari e aziende coinvolte nella produzione di armamenti (ad es. la Leonardo di Ronchi dei Legionari).
Come se non bastasse, nella grande base dell’aviazione americana di Aviano (PN) sono state da poco dislocate le nuove bombe nucleari B61-12, esponendo l’intera regione a rischi gravissimi, soprattutto in un periodo come questo che pare preludere allo scoppio di un grande conflitto.
Per rifiutare questa deriva e batterci per costruire un futuro di pace scendiamo in corteo il 31 maggio, con ritrovo in Piazza San Giovanni alle ore 16:00. Le nostre rivendicazioni:
• Rifiuto del riarmo europeo e nazionale. Stop all’invio di armi e uomini in Ucraina. No all’invio di armi e al sostegno ad Israele.
• Fuori IMEC, Trimarium (3 Seas Initiative) e Nato da Trieste. Porto franco, neutrale, smilitarizzato e denuclearizzato subito! Applicazione del Trattato di Pace per Trieste!
• No al transito di armi attraverso i porti di Monfalcone e Trieste, contro la presenza della base USAF ad Aviano e delle bombe nucleari ivi stoccate. No ad un Friuli sfruttato come grande caserma/arsenale.
• Fine dell’emergenzialismo perenne e opposizione al nuovo “decreto sicurezza”.
* Solidarietà ai movimenti di resistenza e liberazione dal giogo neocoloniale ed imperialista. A fianco di Palestina, Libano e Yemen.
Per maggiori info sulle rivendicazioni leggere l’appello completo al corteo, presente in rete al link:
https://comedonchisciotte.org/trieste-capitale-della-militarizzazione-e-fvg-negli-artigli-di-usa-e-nato-il-31-maggio-tutti-in-corteo-per-rigettare-riarmo-e-piani-di-guerra/
Per informazioni scrivere a fvgcontrolaguerra@protonmail.com
TRIESTE E FRIULI VENEZIA GIULIA PER LA PACE










