Un’iniziativa nata da Valdibella e Contadinazioni – FuoriMercato, per salvare una storica azienda agricola in difficoltà e costruire un modello cooperativo fondato sul lavoro giusto, la biodiversità e la cura condivisa della terra

Nel cuore della valle di Camporeale, in provincia di Palermo, prende forma un sogno condiviso: recuperare e rigenerare una storica azienda agricola grazie a un progetto di acquisto collettivo. Un’azione concreta di resistenza, sperimentazione e solidarietà, promossa dalla cooperativa Valdibella e dalla rete Contadinazioni – FuoriMercato, che invita cittadine e cittadini, contadine e contadini, lavoratrici e lavoratori, a diventare protagonisti di un percorso di trasformazione sociale attraverso l’agroecologia.

La storia di Geri e della sua terra: da radice familiare a bene comune
L’azienda agricola protagonista del progetto è quella della famiglia Rizzuto, e si trova in una splendida valle a Nord di Camporeale. Fondata da Giuseppe e poi ampliata da Geri, suo figlio, la tenuta – con uliveto, mandorleto e un piccolo lago – ha mantenuto un forte legame con la cooperativa Valdibella fin dalle origini. Geri, agricoltore visionario e tenace, fu tra i promotori della prima cooperativa agricola nata grazie ai fondi della Regione Siciliana nei primi anni ’80. L’ex azienda di Geri è adesso composta da 2 ettari di superficie con un laghetto.

Geri ha dedicato la sua vita alla cura della terra e alla costruzione di legami mutualistici, animando per decenni con passione la Scuola Pratica di Agroecologia. Dopo la sua scomparsa nell’agosto 2023, la figlia Naima – residente in Olanda – ha deciso di vendere l’azienda. Ma da questa perdita è nata una nuova speranza: dare continuità al sogno di Geri attraverso una comunità di gestione collettiva e condivisa.

Il gruppo promotore del progetto
Due reti, due comunità, quelle di Valdibella e di Contadinazioni-FuoriMercato, che si piacciono tanto e che si sono guardate negli occhi durante un pranzo in questa azienda alla fine di una marcia contadina, contro i nuovi OGM e contro un sistema di sfruttamento delle persone e della terra. Insieme hanno deciso di pensarsi unite e proporre alle persone più vicine un progetto di un sogno e una pratica condivisa.

Un progetto di acquisto collettivo: la terra come bene comune
L’obiettivo è ambizioso ma concreto: acquistare e rigenerare l’azienda agricola attraverso un’azione di azionariato popolare e partecipato. L’iniziativa prevede la costituzione di una cooperativa in cui ogni persona potrà acquistare una o più quote (dal valore simbolico di 1.000 € ciascuna), partecipando attivamente alla vita, alle decisioni e alle attività del progetto.
La raccolta mira a raggiungere almeno 250.000 euro, destinati all’acquisto della proprietà, alla ristrutturazione della casa rurale, all’adeguamento idraulico dei terreni, al sostegno delle attività agricole e all’attivazione di percorsi culturali e formativi.
L’acquisto e la gestione collettiva riguardano la casa e il terreno dell’uliveto. A questi si aggiunge la gestione in comodato d’uso di 2 ettari aggiuntivi nei pressi della casa, con possibile accesso all’acqua. I due ettari sono divisi in 2 lotti, dove si potrebbero realizzare un orto “4 stagioni” e sperimentazioni agricole sulla base della progettazione collettiva.

Le quote di partecipazione: tre modalità per contribuire
Per diventare soci della cooperativa si dovrà acquistare almeno una quota di € 1.000 che contribuirà al suo capitale sociale. In base al numero di quote, distinguiamo tre modalità di partecipazione (A, B e C).

Per conoscerle nel dettaglio, vi invitiamo a leggere  Progetto di acquisto collettivo Camporeale 

Agroecologia, mutualismo e autogestione: le radici del progetto
Il progetto si fonda su pratiche agroecologiche, forme di lavoro dignitose e partecipazione attiva. Il gruppo promotore – composto da figure esperte in agricoltura, sociologia, scienze ambientali e progettazione sociale – coordina l’avvio dell’iniziativa e garantirà una gestione trasparente e orizzontale.

L’iniziativa si ispira a esperienze affini come Ma Ferme in Belgio (Ma Ferme) o la campagna di azionariato popolare (Per una fabbrica socialmente integrata e sostenibile: GKN FOR FUTURE | Fridays For Future Italia)lanciato dalle operaie e gli operai della ex GKN a Campi Bisenzio (FI) – da tre anni in lotta per una transizione ecologica dal basso e un lavoro giusto, e si pone in continuità con il lavoro delle reti di economia solidale, antimafia sociale e resistenza territoriale.

Un laboratorio di futuro: cultura, formazione e giustizia ecologica
Il progetto non si limita alla produzione agricola, ma vuole diventare un laboratorio di trasformazione sociale e culturale, offrendo spazi per residenze artistiche, percorsi formativi, attività politiche e didattiche. La casa rurale, immersa nell’uliveto, sarà ristrutturata per ospitare chi vorrà contribuire concretamente alla vita del progetto.
Saranno inoltre organizzate settimane tematiche in collaborazione con realtà come Casa Memoria Impastato, Arci Partinico Solidale e Borgo Danilo Dolci, per far fiorire una memoria attiva e una nuova cultura dell’agricoltura contadina siciliana.

Come partecipare: seminiamo insieme un nuovo modello
Chiunque condivida i valori del progetto può manifestare il proprio interesse compilando il form online di adesione (ISTANZA DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE) e scrivendo a casadigeri@valdibella.com.
È possibile anche fare un Tour virtuale della casa e dei terreni.

Coltiviamo insieme un sogno
Il progetto di acquisto collettivo a Camporeale rappresenta una risposta concreta e collettiva per costruire un futuro diverso. Immaginiamo una continuità per superare collettivamente il senso di sconfitta e sconforto – che spesso il sistema impone di vivere individualmente – per praticare la cura condivisa di questa azienda, che vorremmo diventasse una sperimentazione concreta di un angolo di mondo più giusto e più bello.

Il gruppo promotore Valdibella Cooperativa e Contadinaziioni – FuoriMercato