Una presenza sempre più vivace, competente e determinata.
Si è conclusa lunedì sera, fra dibattito e musica, il lungo ciclo di iniziative dei movimenti ambientalisti e già si prepara una stagione di mobilitazioni
Lunedi 14 sera alla Sala Buzzi di Ravenna si è tenuto l’ultimo incontro della rassegna “Uscire dalla camera a gas”, organizzato da Rete Emergenza climatica e Ambientale Emilia Romagna, Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile, Legambiente Emilia Romagna, Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale di Ravenna, Associazione Energia per l’ Italia e Assemblea permanente dei Movimenti Ambientalisti e Non Solo.
E’ andato in scena, questa volta moderato da Federica De Lorenzo del Coordinamento RECA, il confronto fra Nicola Armaroli del CNR e Leonardo Setti, docente dell’ Università di Bologna, due veri big della ricerca scientifica su clima e ambiente, punti di riferimento sia della comunità di studiose/i sia dei movimenti per la giustizia climatica.
Sono state presentate le straordinarie dimensioni delle possibilità offerte dall’auspicata svolta verso il modello rinnovabile, e messe a confronto le diverse opzioni, quelle fondate sui grandi impianti e quelle invece basate sulla diffusione, il decentramento e l’autogoverno nella produzione di energia.
E proprio su questo confronto si va sviluppando il confronto nello stesso movimento ambientalista, richiamando un significativo coinvolgimento della politica e la necessità di spostare l’energia dall’ambito del profitto a quello dei beni comuni.
La serata, caratterizzata dalla grande partecipazione di pubblico, come del resto era avvenuto sia in tutti i precedenti incontri del ciclo che nella manifestazione di sabato scorso per le strade di Ravenna, si è poi conclusa in musica.
La trascinante musicista italo-cilena Valentina Valenzuela, accompagnata dal virtuoso chitarrista Filippo Fucili, hanno portato al pubblico ravennate le atmosfere delle musiche brasiliane e ispanoamericane, con i canti della tradizione di amore per la Madre Terra e di speranza in un futuro degno.
L’agenda del movimento per le prossime settimane e mesi è già fittissima, con molteplici appuntamenti in diversi luoghi, fra cui – nella seconda metà di maggio – un presidio sotto i palazzi della Regione Emilia Romagna per sollecitare un cambio di rotta nelle politiche ambientali, e il lancio di iniziative per la trasformazione del sistema energetico.
La mobilitazione non si ferma.
Coordinamento ravennate Per il Clima Fuori dal Fossile
Ravenna 15 aprile 2025










