Domenica scorsa, si è tenuto il “Carnevale a 4 zampe” a Giulianova, in provincia di Teramo, un evento che ha suscitato profonda indignazione tra animalisti, veterinari, ma anche nell’opinione pubblica.

Per Gabriele Bettoschi, Presidente dell’Associazione Tutela Diritti Animali/Arci “ Nonostante un consistente investimento in pubblicità e una preparazione da grandi eventi, con tanto di direttore artistico e creativo, la manifestazione non ha riscosso successo, mancando in maniera evidente l’obiettivo di promuovere il benessere degli animali. Il ritiro del patrocinio da parte della Facoltà di Veterinaria di Teramo, che ha un corso di laurea dedicato al benessere animale, dimostra chiaramente che l’evento non era conforme agli standard etici richiesti e non attinente alla prevenzione del randagismo e dell’abbandono come dichiarato dal Comune”.

L’Associazione Animalisti Italiani Onlus condanna fermamente questa manifestazione, che ha ridotto i cani a oggetti, negando loro la dignità e trasformandoli in pagliacci, per portare avanti un finto spettacolo dietro cui si nasconde un carrozzone tenuto in vita al solo scopo di recar vantaggi alle proprie clientele elettorali.

Il Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani, Walter Caporale, afferma: “Siamo al limite del maltrattamento: è chiaro il tentativo di sfruttare gli animali per il mero divertimento umano e per una manciata di voti”. Il ‘Carnevale a 4 zampe’ non deve ripetersi mai più. Rappresenta una violenza alle caratteristiche etologiche del cane e una palese mancanza di rispetto per la loro dignità. Ricordiamo che la giurisprudenza conferma che per integrare il reato di maltrattamento animale non sono necessarie lesioni fisiche, ma è sufficiente anche la sofferenza psichica, come nel caso di eventi stressanti”.

La Legge regionale 47/2013 e gli articoli 544 e 727 del codice penale, insieme alla recente modifica costituzionale, sottolineano la tutela degli animali come valore fondamentale e costituzionalmente protetto. Gli animali non sono salvaguardati in questo deplorevole evento. Pertanto, dal momento che si configurerebbe il reato di maltrattamento, come previsto dal nostro Codice Penale, nei prossimi giorni chiederemo alla magistratura penale di fare gli opportuni accertamenti e chiederemo alla magistratura contabile di verificare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche per una manifestazione che è in palese contrasto con gli obblighi di legge che ha il sindaco a tutela degli animali.

Per Giusy Brenella, veterinaria e Presidente dell’associazione animalista Unica Beach, “Il Comune di Giulianova, che ha già dimostrato scarsa attenzione nei confron‑ della lotta al randagismo e alla protezione degli animali d’affezione, deve rendere conto delle proprie azioni e assumersi le responsabilità del caso. Per questo motivo le Associazioni Animalisti Italiani, Enpa Pescara, Unica Beach, Centopercentoanimalista”, Tutela DirittiAnimali/Arci e il Partito Animalista Europeo chiederanno un incontro formale al Sindaco”.

“Esprimiamo profondo disappunto nei confronti” di quelle poche associazioni teramane che hanno partecipato a questa vergognosa manifestazione che promuove l’aberrante cultura dell’animale/giocattolo”, precisa Stefano Fuccelli Presidente del Partito Animalista Europeo. “Speriamo – prosgue Fuccelli- che possa essere per loro mo‑vo di riflessione: animalismo non vuol dire occuparsi solo di adozioni. Adozioni, tra l’altro, di cani ricovera‑ in canili abusivi come è quello di Alba Adriatica o della Società “Asilo Albergo Per Cani ‘Albani Maria’ di Francescantonio Marco & C. S.A.S”, che gestisce un canile di ben 533 cani, presentato come se fosse un’associazione, traendo così in forte inganno il pubblico, alla Ferragni maniera”.

L’animalismo vero richiede un impegno costante nella difesa dei diritti degli animali, contrastando qualsiasi forma di sfruttamento e maltrattamento.