Una caratteristica che viene spesso attribuita al popolo sardo è l’ostinatezza, ovvero un proposito che sorge da un’idea che deve essere realizzata a prescindere dalla sua fattibilità.

In Sardegna ci sono attivisti che sono duri a morire (giusto per citare un noto film con Bruce Willis), spiriti liberi che da anni lottano contro le ingiustizie che si perpetrano sul suolo sardo, indiscriminatamente e impunemente, sacrificando affetti e facendo delle rinunce importanti.

Ma cosa ci guadagnano queste persone? Fama? Potere? Denaro?

Decisamente nessuna delle tre, l’unico compenso che ne ricavano è la stima e il rispetto di chi crede in un mondo più giusto.

Non si sono mai tirati indietro e mai lo faranno, nemmeno questa volta,  dopo che il TAR aveva rigettato il loro ricorso contro il decreto del Ministero della Difesa inerente le esercitazioni militari che si stanno attualmente svolgendo e che avranno termine il mese corrente, nonostante il parere negativo del COMIPA sulla mancata Valutazione di Incidenza Ambientale che si sarebbe dovuta effettuare prima dell’inizio delle attività militari, misura che non è stata presa in considerazione dal Dicastero.

Giovedì 7 dicembre avrà luogo l’udienza alla Camera di Consiglio, nella quale il GRIG ( che ha ribadito le ragioni del ricorso ), proverà a portare il Consiglio di Stato a sospendere il calendario delle esercitazioni, siamo ancora in una fase cautelare, ma si tratta comunque di un segnale importante. Le 3 associazioni che si sono costituite parte civile ( Assotziu Consumadoris Sardigna, Movimento nonviolento e A Foras) verranno difese dall’avvocato Paolo Pubusa.

Noi ovviamente faremo il tifo per loro, perché in Sardegna non si molla mai !