Giovedì 22 giugno (ore 16.00) alla BCRS si svolgerà la cerimonia d’intitolazione della Sala di lettura della Biblioteca centrale della Regione siciliana ad Angela Daneu Lattanzi. Dopo avere messo in salvo – ancora nel mezzo del conflitto – il patrimonio librario raro e di pregio, trasferendolo di nascosto (con l’aiuto di due soli assistenti) a Polizzi Generosa, negli anni postbellici  – grazie alla sua azione  istituzionale nella qualità di Soprintendente bibliografica della Sicilia occidentale – si adoperò nella ricostruzione della Biblioteca, ch’era stata sventrata nel corso dei bombardamenti americani sulla città di Palermo e che solo per un vero miracolo non fu rasa al suolo. Cosicché, ultimato il ripristino  del prezioso soffitto ligneo a cassettoni dell’aula magna del complesso monumentale gesuitico (riprendendo la trama di quello originario realizzato nel 1782 dall’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia), l’intero presidio culturale venne restituito alla pubblica fruizione come luogo di studio e di lettura.

Nel corso della manifestazione celebrativa, presso la Sala di Consultazione della Biblioteca, sarà presentato il libro di Alessandra Lavagnino, Le bibliotecarie di Alessandria, opera rieditata nell’anno corrente dalla Sellerio. Il volume costituisce una fonte essenziale per conoscere la vita e le opere della Daneu Lattanzi: un  racconto appassionato e coinvolgente della figlia Alessandra (stimata studiosa di parassitologia ed apprezzata dal mondo scientifico per le sue ricerche, scomparsa nel 2018), attraverso il quale si può rilevare la cifra del suo impegno e dei suoi contributi, volti allo sviluppo di una nuova visione formativa universale della cultura che negli anni della ricostruzione antifascista venne incarnata dallo spirito sociale che diede corpo alla costituzione repubblicana.

Ricordiamo che la campagna per il riconoscimento dei meriti della Soprintendente bibliografica è stata lanciata dall’UDI Palermo e ripresa, successivamente, anche dall’associazione “Salvare Palermo” con la proposta dell’intitolazione della grande sala di lettura.  Pertanto, affinché l’Amministrazione regionale dei Beni culturali tributasse il dovuto riconoscimento pubblico ad Angela Daneu Lattanzi, da parte delle donne dell’UDI era stato redatto un appello, al quale aderirono “oltre 300 persone – scrittrici, artiste, intellettuali e cittadine/i –“. Così ha rammentato oggi in un comunicato la Presidente della storica associazione femminile panormita, Mariella Pasinati,  manifestando piena soddisfazione per l’evento in programma alla BCRS. Si tratta di una iniziativa, precisa la Pasinati, “coerente con il nostro costante impegno per il riconoscimento e la valorizzazione delle figure femminili del passato e del presente”.

Con l’intitolazione dell’aula magna alla Nostra, viene riconosciuto il dovuto tributo, non solo per il gran senso del dovere pubblico mostrato nella tutela e salvaguardia dei beni librari e documentali, ma anche per la coraggiosa determinazione messa in opera nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali e che la unì «al coro degli intellettuali e dei funzionari che responsabilmente, durante la seconda guerra mondiale, misero concretamente in salvo il patrimonio culturale italiano per consegnarlo alle future generazioni“.

Insomma, la cultura come bene comune e fattore formativo per la crescita civile di una società ancora segnata dal martirio della guerra, venne  ben interpretata – a nostro avviso, al di là d’ogni egemonica ideologia – da Angela Daneu Lattanzi, la quale sul piano concreto (come nel caso della riorganizzazione della rete infrastrutturale delle biblioteche occidentali dell’isola) contribuì alla realizzazione di quel processo di democratizzazione e partecipazione culturale di massa, posto a fondamento universale necessario per l’accesso, l’arricchimento e la divulgazione della conoscenza.