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Presentazione del terzo numero della collana ‘I quaderni di Zabut’ La città pandemica: Palermo tra vulnerabilità e resistenze al tempo del Covid-19. “Non vogliamo tornare alla normalità perché la normalità era il problema”. Così riassumono la loro critica  movimenti, collettivi e reti cittadine

  Palermo, oggi ore 17:30 – Centro Sociale Anomalia (via Archimede,1)

In questa terza produzione le curatrici, attraverso una bipartizione interna tra saggi e interviste, pongono l’obiettivo di restituire e collettivizzare un ragionamento politico che, dal globale al locale, dimostri come, oltre alle caratteristiche biologiche intrinseche del virus, le condizioni della sua propagazione includano gli effetti di ben quaranta anni di politiche che hanno ridotto all’osso, se non eroso del tutto, quelle infrastrutture sociali che permettono una vita degna. Un lavoro di indagine lungo un biennio condotto dal punto di vista di chi riconosce la necessità di ricostruire “l’età della pandemia” (ancora in corso e che tutt’oggi causa a livello mondiale 1600 decessi al giorno), dimostrando come questo evento storico, pur affermandosi come un vero e proprio spartiacque fra un prima e un dopo, non sia al tempo stesso da considerarsi come il funesto che sconvolge una situazione idilliaca, ma un detonatore che, scoppiando, ha fatto emergere con potenza le contraddizioni e le storture innervanti lo status quo.

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Tremate Tremate le Befan3 son Tornat3! “Un nuovo anno di lotte transfemministe si apre dinnanzi a noi: inauguriamolo insieme ritrovandoci per un momento di socialità e divertimento sulle note del Trash!” – NonUnadiMeno Palermo

  Stasera  19:30–  ( Centro Sociale Anomalia, via Archimede,1)

Perchè Befan3 ? L’utilizzo della parola Strega/Befana, in generale, è accompagnato da un intento puramente dispregiativo in relazione con malefici e incantesimi, giustificando così le miserie del mondo che vengono caricate sulle donne. E proprio oggi vogliamo riappropriarcene e ribaltare questa ennesima rappresentazione negativa della donna per celebrare e esaltare il coraggio di tutt3 quell3 stregh3, che ieri come oggi si battono e lottano contro un sistema che opprime ed emargina tutte quelle “personalità non conformi” che sfidano le strutture di potere. Pazz3, isterich3 o stregh3, che ci chiamino come vogliono. Per noi non é un insulto ma il divenire delle nostre antenate, quelle che per prime hanno subito lo stigma sociale per denunciare e volere rompere la logica patriarcale che ci opprime. Convint3 che questo non é il mondo che vogliamo e che se vogliamo possiamo cambiarlo.

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Ancora – Cambiare il mondo al tramonto della politica. Il saggio di Annibale Ranieri è un percorso complesso dove si intersecano le questioni sociali che tratteggiano il presente

Palermo, venerdì 13 ore 17:30 – Arci Porco Rosso (Piazza Casa Professa 1)

Una ricerca sul sentire politico e una esperienza singolari offerte all’ascolto di chi sente le stesse domande e vive le stesse inquietudini, indipendentemente dagli universi ideologici in cui trovano espressione. Attraverso riflessioni teoriche, racconti e poesie, il libro testimonia il tentativo di un riposizionamento nel mondo seguito alla cesura, storica e personale, del tramonto della politica, il cui discorso è divenuto privo di senso. La tesi di fondo è questo non possa essere superato rimanendo all’interno del suo ordine simbolico, ma che occorra da un lato comprendere ciò che gli sta alle spalle, e dall’altro provare a costruire nuove forme di vita. Fondamentale in proposito l’esperienza dell’Arca, comunità in cui si cercano nuove strade di umanizzazione della vita, fondata da Lanza del Vasto in Francia nel 1948. Raineri dialoga tra le pagine con altre figure di pensiero: da Simone Weil a Christa Wolf, da Karl Marx a Hannah Arendt, da Max Weber a Walter Benjamin, da Jacques Lacan al pensiero della differenza sessuale. In questo percorso si intersecano le molte questioni che tratteggiano il presente: primato del vivere e sua relazione privilegiata col femminile, sovversione patriarcale e crisi del padre, eredità e testimonianza, secolarizzazione e domanda di sacro, lavoro e dimensione comunitaria, razzismo e migrazioni, paradigma della guerra e rinascita dei muri.

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Presentazione del libro ‘BASTA LACRIME. Storia politica di una femminista 1995-2000’: «Che fare a fronte di rapporti umani, società, politica, pianeta che hanno urgente bisogno di un cambiamento? Di questo cambiamento le donne potrebbero essere il soggetto più umano »

  Palermo, venerdì 13 ore 17.00 –  all’Istituto Gramsci (Cantieri Culturali, via Paolo Gili1 )

La Biblioteca delle donne UDIPalermo e l’Istituto Gramsci Siciliano presentano il volume di Alessandra Bocchetti (Vanda Edizioni, 2022). Con l’autrice ne discutono Mariella Pasinati e Maria Concetta Sala. Il libro Basta lacrime «è un invito alle donne a uscire dalla trappola del vittimismo e a prendere finalmente coscienza della loro forza grande, inedita alla storia e troppo a lungo inespressa. Le donne hanno la potenza ma non il potere… Basta lacrime raccoglie lettere, articoli, interventi, saggi dal 1995 al 2000 dove il femminismo della differenza si mostra come filosofia, visione del mondo, politica, pratica quotidiana e stile di vita».

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Assemblea Pubblica verso il Corteo a difesa del Reddito di Cittadinanza e il lavoro

Catania, venerdì 13 ore 19:00 – Via Camillo Finocchiaro Aprile, 160

Dopo l’assemblea aperta dall’associazione Disoccupazione Zero del 27 dicembre, per una valutazione del corteo avvenuto il 19 dello stesso mese a difesa del RdC e del  lavoro, al fine di progettare nuove azioni da portare avanti in comune con tutte le altre associazioni e cittadini, venerdì prossimo si svolgerà la prima assemblea del nuovo anno aperta a cittadini, associazioni, sindacati e movimenti per discutere e portare avanti le azioni di lotta a difesa del Reddito di Cittadinanza e del lavoro. L’ordine del giorno sarà l’organizzazione del corteo di sabato 28 p.v. e la discussione sulle proposte a favore di questa iniziativa, a partire dai quattro punti già messi a fuoco negli incontri precedenti:

  1. Difesa del Reddito di Cittadinanza
  2. Stop all’invio di armi
  3. No all’Autonomia Differenziata tra Nord e Sud
  4. Un progetto per una Catania Sostenibile

Su questi punti il movimento etneo vuole creare un fronte il più largo possibile di dialogo e di cooperazione, così da poter coordinare azioni unitarie per l’intera area urbana e metropolitana.

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L’eterotopia del MUOStro di Niscemi. Il saggio di Anna Magnasco sul MUOS di Niscemi è tra i premiati del Concorso “Essay Prize 2022”, bandito dall’Università degli studi di Torino e dall’Istituto di Affari Internazionali

  L’IAI – Istituto Affari Internazionale pubblica un saggio della ricercatrice antropologa Anna Magnasco sulle problematiche giuridiche ed ambientali del MUOS di Niscemi in cui si citano e si riconoscono i contenuti delle denunce che in questi anni abbiamo fatto insieme ai prof. Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu e ai giuristi e legali No MUOS (avv. Nello Papandrea, Paola Ottaviano, Nicola Giudice, ecc.). La ricercatrice Anna Magnasco utilizza poi il termine “eterotopia” coniato dal filosofo francese Michel Foucault per descrivere le basi militari USA in territorio italiano, a partire da quella di Niscemi, “spazi reali ma contraddittori dove il significato delle cose è sfuocato”. La giurisdizione limitata e la cornice normativa poco chiara che modella l’“eterotopia” di Niscemi «produce relazioni complesse con le forze armate USA, dove le preoccupazioni di ordine ambientale e civile della popolazione locale prendono discutibilmente un secondo posto dietro quelle di difesa e progresso militare».

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Alfredo Cospito Libero! Tutt* Liber*! Presidio al Tribunale di Palermo. Il militante anarchico è in sciopero della fame a oltranza dal 20 ottobre contro il regime del 41 bis e l’ergastolo ostativo. “Solidarietà con Alfredo e tutti/e i/le detenuti/e politici/che! Dalle piazze alle carceri, dal Mediterraneo fino ai luoghi di lavoro, stragisti sono Stato e padroni”
Venerdi 13 dalle ore 16:00 alle 20:00

Da otto mesi Alfredo Cospito si trova rinchiuso in 41 bis nel carcere di Bancali, Sassari, per un’azione contro la caserma allievi carabinieri a Fossano (CN) che non ha provocato né morti né feriti ma che la Cassazione ha riqualificato come strage politica con conseguente possibile condanna all’ergastolo ostativo. Neppure per piazza Fontana, per la stazione di Bologna o per le stragi di Falcone e Borsellino è stata applicata questa tipologia di accusa. Ha perso 35 chili e i parametri vitali sono al limite. Il 19 dicembre il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha confermato la sua detenzione in 41 bis, di fatto firmandone la condanna a morte. La sua lotta ha avuto la forza di aprire uno squarcio sulla ferocia di questo regime a cui nessuno prima poteva portare critiche senza essere accusato di collusione con i “mafiosi” e di indebolire la lotta dell’Antimafia..

Compagne e compagni contro la respressione \ comunicato_integrale

 

Proposta di Legge Costituzionale: Modifica dell’articolo 116 comma 3 della Costituzione, concernente il riconoscimento alle Regioni di forme e condizioni particolari di autonomia, e dell’art.117, commi 1, 2 e 3, con l’introduzione di una clausola di supremazia della legge statale, e lo spostamento di alcune materie di potestà legislativa concorrente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato

Per aprire un dibattito pubblico contro l’ipotesi dell’autonomia differenziata proponiamo alla discussione la proposta di Legge fondamentale elaborata dal Coordinamento Democrazia Costituzionale

La crisi sanitaria, economica e sociale derivante dalla pandemia e dalle conseguenze negative per gli approvvigionamenti di energia e materie prime, dovute al conflitto bellico in corso tra Russia e Ucraina, ha posto in immediata evidenza le intollerabili diseguaglianze, accresciute e aggravate progressivamente nel tempo, nel godimento di diritti fondamentali come la salute, l’istruzione, la mobilità, il lavoro. Si è segnalata da più parti la necessità di rafforzare il ruolo dello Stato a tutela dell’eguaglianza e dei diritti, con la formulazione e l’implementazione di politiche pubbliche forti finalizzate in ultima analisi a consolidare l’unità del paese. L’urgenza di una iniziativa così indirizzata è in particolare sottolineata dalla necessità di attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Mentre una pericolosa spinta in senso contrario si ricava dalle persistenti richieste di autonomia differenziata avanzate da alcune Regioni. In questo quadro, la proposta di riforma si volge alla modifica dell’art. 116, comma 3, e dell’art. 117, commi 1, 2 e 3 della Costituzione. Per l’art. 116, comma 3, alle regioni possono essere attribuite “forme e condizioni particolari” di autonomia. La modifica intende riportare il riconoscimento dell’autonomia differenziata a una condizione effettivamente diversa e propria del territorio interessato, senza lesione dell’interesse di altre regioni. Si cancella la possibilità di autonomia differenziata oggi prevista nelle materie affidate alla potestà esclusiva dello Stato (art. 117, comma 2, lett. l), n) ed s): giustizia di pace, norme generali sull’istruzione e tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali). Si prevede che possa essere richiesto un referendum nazionale approvativo della legge attributiva dell’autonomia prima della sua entrata in vigore, e un referendum abrogativo successivamente, entrambi oggi preclusi in base al testo vigente e alla giurisprudenza della Corte costituzionale. Si recupera infine flessibilità, cancellando la natura pattizia e lasciando il legislatore statale libero di adeguare le “forme e condizioni particolari” già riconosciute a esigenze diverse e sopravvenute che ne suggeriscano la revisione. L’obiettivo della modifica proposta è consentire una limitata e giustificata variabilità dell’autonomia regionale, espungendo però gli elementi che la rendono potenzialmente pericolosa per l’unità del paese. Si intende così anche porre un argine alle inaccettabili letture dell’autonomia differenziata che sono alla base delle richieste avanzate in specie da Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. L’art. 117, commi 1, 2 e 3 definisce il quadro delle potestà legislative attribuite allo Stato e alle Regioni. La modifica proposta introduce nel primo comma una clausola di supremazia della legge statale finalizzata alla tutela dell’interesse nazionale e dell’unità giuridica ed economica della Repubblica. Nei commi 2 e 3 si propone una parziale ridefinizione del catalogo delle potestà legislative. Si segnala in specie nel comma 2 la modifica che affida alla potestà legislativa esclusiva dello Stato la determinazione di livelli “uniformi” e non più “essenziali” delle prestazioni per i diritti civili e sociali. Si riportano in ampia misura alla potestà esclusiva materie come la sanità ed in specie il servizio sanitario nazionale, la scuola e l’istruzione a tutti i livelli, il lavoro e la previdenza, le infrastrutture materiali e immateriali di rilievo nazionale e di valenza strategica. La potestà legislativa concorrente attribuita alle Regioni rimane, ma senza la possibilità di derive che mettano a rischio l’unità e indivisibilità della Repubblica garantite dall’art. 5. Una modifica che chiaramente imputa al legislatore nazionale il potere, e conseguentemente la responsabilità, di formulare e attuare forti politiche pubbliche, oggi rese necessarie e urgenti dalla crisi sanitaria, economica e sociale derivante dalla pandemia. L’obiettivo ultimo della riforma che qui si propone è introdurre un più saldo presidio per l’eguaglianza dei diritti in ogni parte del paese, premessa necessaria per una effettiva unità.

leggi integralamente la proposta modificativa della legge costituzionale

 

America latina tra resistenza e futuro. Presentazione dei volumi “Assedio al Venezuela” e “Alex Saab, lettere di un sequestrato”: dibattito con Geraldina Colotti coautrice di entrambi i libri

 Palermo,  martedì 17 ore 17.00 – al Laboratorio Ballarò (largo Rodrigo Pantalone)

Incontro sulla situazione politico-sociale sudamericana  fra resistenza popolare, venti di rivolte e repressione. Ai lavori parteciperà Geraldina Colotti (scrittrice  e giornalista esperta politica sulla situazione latinoamericana). In particolare si parlerà, con riferimento all’attualità, della situazione del Brasile con il tentativo di colpo di Stato da parte .delle destre e della sanguinosa repressione delle manifestazioni popolari in atto ne l Perù. Una attenzione particolare sarà poi dedicata alla vicenda del Venezuela e alle difficoltà che il legittimo governo del presidente Maduro deve affrontare per le proditorie sanzioni stabilite dall’ordine imperiale statunitense. A questo proposito saranno presentati i volumi: “Assedio al Venezuela” e  “Alex Saab lettere di un sequestrato”. Quest’ultimo tratta della vicenda del diplomatico venezuelano sequestrato e attualmente illegalmente detenuto negli USA.

diretta facebook* sulle pagine: Laboratorio Andrea Ballarò, Caffè filosofico B. Bonetti, Associazione culturale Malaussène