Rubrica settimanale su eventi e fatti in Sicilia  -a cura RedPA- 

 

Cobas incontrano Orlando, sindaco della città metropolitana, per l’avvio del servizio integrativo per gli studenti con disabilità: sui numeri ipotizzati dall’amministrazione “risultati assolutamente non soddisfacenti e insufficienti”, sia su quello relativo agli “studenti beneficiari del servizio” sia sull’ altro relativo agli “operatori da impiegare”  

Vertenza degli Assistenti Igienico Personale regione Sicilia

In merito al comunicato stampa pubblicato nel sito della Città Metropolitana di Palermo del 4 agosto 2021 con oggetto “Politiche Sociali – Avvio servizio integrativo per gli studenti con disabilità – Il Sindaco metropolitano incontra i Cobas” questa O.S. in rappresentanza di famiglie di studenti disabili d7elle scuole superiori di Palermo e provincia e degli Assistenti igienico-personale specializzati precisa quanto segue:

Se durante l’incontro intercorso con il Sindaco Orlando e i Dirigenti della Direzione Politiche Sociali della Città Metropolitana di Palermo, successivo ad incontri precedenti con la Segretaria Generale Marascia e il nuovo Dirigente Pampalone, ci è stato comunicato che la Città Metropolitana di Palermo sta lavorando all’emanazione di un nuovo bando di accreditamento per le Cooperative Sociali al fine dell’erogazione nel nuovo anno scolastico del servizio aggiuntivo, integrativo e migliorativo di assistenza igienico personale specializzato verso gli studenti delle scuole superiori (ricordiamo che a Palermo nelle scuole di primo grado le figure sono stabilizzate), non possiamo però esimerci dal dire chiaramente, come è nostra consuetudine, che i dettagli sulla eventuale erogazione del servizio, annunciati durante l’incontro dai referenti dell’Ufficio delle politiche sociali, sono risultati assolutamente non soddisfacenti e insufficienti, in particolare riguardo al numero degli studenti potenziali beneficiari del servizio e al numero di operatori da impiegare ma anche in merito allo stesso bando, sulla cui modalità di svolgimento francamente non è stato fornito un quadro esaustivo.

Su 185 studenti disabili, ci è stato riferito, per cui una parte delle scuole superiori di Palermo e provincia hanno fatto richiesta del servizio aggiuntivo, integrativo migliorativo, in realtà solo 57 studenti avrebbero “tutti i requisiti” per la piena garanzia del servizio, e quando parliamo di requisiti la Città Metropolitana si riferisce soprattutto alla certificazione UVM (unità di valutazione multidisciplinare) che dovrebbe rilasciare l’ASP alle famiglie, una certificazione che a tutt’oggi non è assolutamente legittimo richiedere perché non esiste ancora il decreto attuativo a livello di normativa nazionale, (DL 66/2017), tanto è vero che le stesse Asp pongono problemi alle famiglie, ma su questo punto la prima grave responsabilità è chiaramente dell’Assessore regionale Famiglia/Scavone.

Le modalità operative allegate all’art. 41 della Legge finanziaria 15/2021 per l’erogazione del servizio aggiuntivo, integrativo e migliorativo di assistenza igienico personale specializzato sono assolutamente errate su questo punto in particolare, ma non solo, che deve essere con urgenza stralciato, ma nello stesso tempo le Città Metropolitane tutte a partire da Palermo devono finirla con l’uso strumentale di questo punto dell’UVM per porre nuovi ostacoli burocratici, non semplificare le procedure di avvio del servizio e non spendere i soldi stanziati per il servizio nelle Città Metropolitane siciliane con l’art.41 in modo consono.

Con questi numeri, abbiamo detto chiaramente al Sindaco e ai funzionari presenti, non si potrà affatto garantire un servizio in modo pieno e succederà che a parte una esigua minoranza di studenti disabili tutti gli altri (solo nel 2020 erano circa 450) resteranno senza servizio, senza un diritto garantito per legge e continueranno ad essere discriminati gravemente mentre dall’altro lato si continuerà a ledere pesantemente il diritto al lavoro degli Assistenti, fuori dalle scuole da marzo 2020, che solo a Palermo e Provincia sono almeno 150 ma con i numeri sopra citati si ridurrebbero a qualche decina se tutto va bene.

Ma abbiamo ribadito al Sindaco che con tutti gli ostacoli burocratici che l’Ufficio delle Politiche Sociali continua a mettere in atto non legittimamente verso le famiglie e le scuole, denunciando anche che ai Dirigenti Scolastici non vengono trasmesse note chiare e semplici ma ambigue e farraginose, che hanno anche causato l’errata interpretazione della finalità del servizio che ribadiamo è riferito solo all’assistenza igienico -personale con le figure specializzate OSA E OSS, il servizio di fatto non partirà.

Abbiamo pertanto detto ai presenti che già da settembre se non ci sono sblocchi concreti alla situazione soprattutto in termini di erogazione del servizio per tutti gli studenti disabili delle scuole di Palermo e provincia che ne hanno bisogno, nessuno escluso, con l’impiego del bacino degli Assistenti, snellendo le procedure per la corretta applicazione della normativa vigente e agevolando le famiglie e le scuole in merito alla documentazione prevista per legge, riprenderemo la mobilitazione perché si tratta di diritti basilari che invece vengono calpestati da mesi e mesi. [nota sindacale Slai Cobas sc Palermo/Sicilia] 

 

Campagna di mobilitazione per una manifestazione internazionale a Lampedusa in autunno. Assemblea pubblica contro la mercificazione delle persone: “La Libia è stata rifinanziata dal governo italiano. Ci sta davvero bene così? È ora di scegliere che tutto questo deve finire”

Palermo, domani ore 17:30 Via Normanni – comunicato congiunto Collettivo SCUMArci Porco Rosso e Gambian Association IN Palermo

.Assemblea per proporre un appello internazionale, contestuale ad una campagna di mobilitazione che parta dalla metà di agosto e che continui fino al momento in cui avremo ottenuto quello che chiediamo. Concentreremo le nostre azioni soprattutto in Sicilia ed a Lampedusa, nelle zone che più risentono delle politiche disumane della UE e di Frontex.

Il culmine è previsto per i giorni 1, 2 e 3 di ottobre a Lampedusa, con una manifestazione internazionale.

In Sicilia ed a Lampedusa approdano le nostre sorelle e i nostri fratelli, gli stessi che si rimettono in viaggio dopo aver già subito ogni tipo di violenza, sopruso e trauma. In Sicilia sono sepolti vivi in carceri sovraffollate e violente (vedi S. Maria Capua Vetere ) uomini accusati con calunnie di essere scafisti. Lampedusa e la Sicilia sono la porta dell’accoglienza trasformata, grazie alle politiche pericolose e securitarie, in una piattaforma militarizzata dove l’altro, lo “straniero”, diventa motivo per cui si innalzano muri, si chiudono porti, si comprano armi.

Hanno trasformato il mare Mediterranneo in un oceano di sofferenza in cui chi salva vite è colpevole e chi tortura, cattura, terrorizza è la legge, i C.p.r., i C.i.e., le prigioni libiche, i porti chiusi. Chiediamo una presenza forte e significativa in Sicilia di attivist* e non, affinché si propaghi la solidarietà da qui, come un’onda.

Liberiamo la Sicilia dalle basi militari, dalle carceri, dai blocchi, dalla devastazione e dall’oppressione provocate da malgoverni e mafia. Ci riuniamo come popolo cosciente che si libera dalla paura dell’altro. È ormai da tempo giunto il momento di trasformare l’esistente, è giunto il momento di pensare con coscienza, consapevolezza e solidarietà.[info]

 

Stretto di Messina – Morto e resuscitato, il Ponte che non sta in piedi… Spesi oltre 477 mln dei 958 senza dimostrarne la fattibilità. Chiuso anche rapporto con il General Contractor e aperta la liquidazione della Stretto di Messina SpA

Da l’articolo pubblicato su “il Manifesto” del 07.08.2021 scritto da: Stefano Lenzi, responsabile Ufficio relazioni istituzionali Wwf Italia; Anna Donati, responsabile Mobilità Kyoto Club; Edoardo Zanchin, vicepresidente nazionale Legambiente

Il 4 agosto, il ministro per le Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini in audizione di fronte alle Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera dei deputati, ha illustrato l’esito della Relazione del gruppo di lavoro creato dal Mims sull’Attraversamento, identificato le tappe future, ribadendo che il governo Draghi è favorevole all’opera. Ha anche illustrato cosa è previsto a breve per il miglioramento del traghettamento. Il ministro Giovannini ha spiegato che il governo pensa di destinare 50 milioni di euro, iscritti nel bilancio 2021, per arrivare a definire uno studio di fattibilità tecnico economico da porre alla base del Dibattimento Pubblico entro il 2022, per poi arrivare con la Legge Finanziaria 2023 a trovare le risorse per realizzare il ponte.

La relazione del gruppo di lavoro Mims asserisce che il ponte è utile, che vanno esclusi i tunnel (in alveo e flottante) dalle ipotesi in campo per la complessità nell’area, che oltre al ponte sospeso va considerato il ponte a più campate, che viene suggerita come la soluzione più appropriata (anche se il progetto non esiste). Come Associazioni ambientaliste abbiamo smontato in modo puntuale gli esiti del gruppo di lavoro, con un Contro Dossier che sottolinea le contraddizioni con una lunga lista di criticità ed approfondimenti da svolgere.

 

Canta e Cunta 2021 – Tre giorni di musica, iniziative culturali da Rosa Balistreri a Ignazio Buttitta. Immagini, Metafore, Ritmo, Canto, Cuntu e Incanto: lui racconta in versi le lotte in Sicilia, lei li canta

Palermo, 20-21-22 al Giardino dei Giusti – comunicato Festival Popolare Siciliano

Nato lo scorso anno in occasione del trentesimo anniversario della scomparsa di una delle figure più importanti della musica folk siciliana, Rosa Balistreri, il Canta e Cunta torna in una nuova edizione, ponendo il focus dei tre giorni su un altro protagonista della cultura popolare isolana, Ignazio Buttitta. Poeta e cantastorie siciliano la sua è una poesia da recitare e cantare, che traduce in versi un secolo di storia sociale, politica, intellettuale della Sicilia. Buttitta ha vissuto in prima linea: le lotte contadine, le due guerre, l’antifascismo, la lotta contro la mafia e la classe politica post-bellica. Una poesia come arma per scuotere gli animi dei siciliani e spingerli a difendere la propria terra. Buttitta rappresenta l’anima più popolare della sua Sicilia e il suo scrivere è tutto immagine, metafora, ritmo, canto, cuntu e incanto, le sue composizioni più che scritte, sono raccontate. In lui si è incarnata la radice popolare della poesia: la poesia che dà voce a chi non ce l’ha, una poesia che diventa problema e denuncia, una poesia che sveglia le coscienze.

Rosa e Ignazio si conoscono negli anni Sessanta. Lui racconta delle lotte e dell’orgoglio della Sicilia, lei li canta. Il legame è solido, potente. Ignazio parlerà di lei in questi termini riferendosi alla sera in cui la conobbe «Quella sera Rosa Balistreri cantò Lamentu pi la morti di Turiddu Carnevali, che è un mio poemetto. Io quella sera non la dimenticherò mai. La voce di Rosa, il suo canto strazzato, angosciato sembrava uscisse dalla terrazza della Sicilia. Ho avuto l’impressione di averla conosciuta sempre, di averla vista nascere e seguita per tutta la vita: bambina, scalza, povera, moglie, madre. Perché Rosa Balistreri è una personaggio favoloso, direi un dramma, un romanzo, un film. Rosa Balistreri è un personaggio che cammina su un filo di cotone, un personaggio che ha un cuore per tutti, che ama tutti. Un cuore vecchio antico per la Sicilia di Vittorini e di Quasimodo, un cuore giovane per la Sicilia di Guttuso e di Leonardo Sciascia».

Riscoprendo la vita, le opere e le lotte di Ignazio Buttitta, fortemente intrecciate con quelle di Rosa, l’obiettivo del Festival rimane quello di recuperare la memoria storica della nostra terra, che mantiene radici salde nei quartieri popolari delle nostre città attraverso questi nomi.

Quei personaggi, quindi, che – accompagnati dai nuovi – si traducono nei detentori di un patrimonio e di una memoria inestimabile. Una memoria che si ribella a uno sradicamento imposto e fa delle sue radici, il punto di forza, facendo riscoprire l’importanza della difesa delle tradizioni e della presa di cura dei nostri territori. [infoprogramma]

 

Teatro in piazza – “Sgombero / Area posta sotto sequestro / Zona Tossica”. Un’ex fabbrica di sale diroccata e in rovina abitata da due donne: Cruci e Nuci, due anime sacralmente legate a quel luogo. U cielu ‘un’è cielu pi’ tutti, a ceirtuni ci pari bellu

lunedì 30 ore 21:30 – Capaci Piazza Matrice – produzione Sconzajuoco  e ScrùShow

La vita è un viaggio a bordo di un corpo-nave, sulla rotta del chissà. Qualunque sia il parallelo o la longitudine, dunque la destinazione da raggiungere, il porto è uguale per tutti e lo chiamiamo morte: la fine. Quando il cerchio si chiude, e il tempo ha esaurito il suo sale nella clessidra, a colmarsi è il vuoto del trascorso al cui interno prendono forma strane figure, ombre, bagliori che vivono nel bilico tra una cruda e violenta realtà da plasmare e l’impalpabile da attraversare. Fame, sete, noia, alienazione che si annunciano con quel senso di languore che ti brucia tra le budella, lasciandoti addosso solitudine, ansia, attesa, ma di chi, di cosa? Quel che resta è un volo pindarico tra le nubi dei ricordi e le cascate della coscienza. Anime in equilibrio come acrobati sulla fune dell’atemporalità. Creature soggiogate dalla natura umana, beffate da un destino che sembra divertirsi scombussolando i codici del cosmo, lasciandole nude, sul ciglio dell’altrove (note di regia). [info]

 

Brevissime

Il primo sbarco in Europa. Ieri venivano dall’Albania oggi vengono dall’Africa e dall’Asia: 30 anni fa la speranza degli albanesi sbarcò sulle nostre coste sconvolgendo Bari e l’Italia 

Ieri come oggi il nostro obiettivo è lo stesso: l’abbattimento dei confini, la libertà di circolazione dei popoli sul pianeta Terra con dignità e sicurezza. Furono più di 20mila i profughi e le profughe che provenivano dall’Albania l’8 agosto 1991. La Vlora, un vecchio mercantile arruginito, arriva sulla costa della Puglia carica di disperazione, di umanità ma anche di speranza. Fu il primo grande sbarco del nostro Paese ma anche dell’Europa, molti cittadini e cittadine senza indicazioni precise si catapultarono al molo per aiutare forze dell’ordine e protezione civile nella distribuzione di beni di prima necessità come cibo, acqua, vestiti. Non lo sapevamo ancora ma quell’evento di portata storica fu solamente il primo che diede vita alle migrazioni di massa in Europa. [nota politica OfficinaRebelde Catania]

 

Assemblea online siciliana sulla gira zapatista – martedì 10 ore 20:30

Riunione del coordinamento Sicilie Zapatiste prima dell’incontro europeo di Madrid del 13 Agosto, per confrontarsi pubblicamente sui progressi e sulle problematicità del tour zapatista che attraverserà l’Europa, l’Italia e la Sicilia partito nel mese di Agosto Il link per partecipare all’assemblea verrà inserito nell’evento poco prima dell’inizio dell’assemblea. [info]

 

Report Tunisia: un Colpo di stato che accelera lo sviluppo della dialettica tra restaurazione e rivoluzione – Palermo, oggi ore 17:30 – Incontro online al seguente link: https://meet.google.com/mbe-cqqq-ivc

Il colpo di stato presidenziale del 25 luglio, sostenuto dall’esercito, che ha destituito il governo e il parlamento è stato accolto nel paese da un giubilo generalizzato tra le larghe masse. Oltre ad aprire la possibilità a nuovi e molteplici scenari politici nel paese e nell’area, ha inferto un duro colpo alle analisi largamente diffuse a livello mondiale e nei Paesi occidentali sintetizzate da alcune formule quali: “unica rivoluzione riuscita della ‘Primavera araba’ “, “transizione democratica”, “unica democrazia del mondo arabo” ecc. [info]

 

NonUnaDiMeno – Palermo: abolito a Marsala il registro dei “mai nati”

A distanza di un anno il Consiglio comunale di Marsala, dopo le pressioni delle associazioni e dei movimenti, ha approvato (con 14 sì, 4 contrari e 2 astenuti) finalmente la delibera che cancella l’istituzione del registro dei “bambini mai nati”. Nella malaugurata ipotesi di una riproposizione sotto altri atti formali, ci rassicura la determinazione di NUdM-Pa quando sostiene che: «La lotta contro la violenza di genere e per il diritto all’autodeterminazione continua nelle piazze!» [nota] 

 

  

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