L’emergenza idrica è già qui. Apro il rubinetto della mia cucina a New York City e non mi rendo conto che c’è un problema idrico. Ma l’accesso all’acqua potabile è ancora un problema per milioni di persone in tutto il mondo. I guatemaltechi, che fanno parte del Corridoio Secco, sono colpiti da periodi di grave siccità alternati a forti precipitazioni. Dopo la siccità, un agricoltore deve trovare un modo per sfamare la sua famiglia, e l’unica soluzione è probabilmente andare verso il nord del continente.

Il flusso crescente di immigrati provenienti dall’America centrale affonda le sue radici nei cambiamenti climatici. Lo stesso fenomeno si verifica in Bangladesh. La rivista National Geographic racconta la storia di Sahela Begum, una vedova che ha recentemente perso la sua casa durante un’alluvione. La soluzione per lei è stata quella di emigrare a Dhaka, dove ora lavora come domestica mentre vive in una baraccopoli. Con una paga di 40 dollari al mese, Sahela sopravvive a malapena, inviando parte di quel denaro alle figlie nella sua città natale.

“Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, fino al 70 % degli abitanti delle baraccopoli si è trasferito lì a causa di problematiche ambientali”. (National Geographic)

La tendenza allo sfollamento interno e all’immigrazione continuerà negli anni a venire. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) riferisce che nelle città la popolazione aumenterà dell’86% entro il 2050. Un esempio ne è Kinshasa (Capitale della Repubblica Democratica del Congo), con 12 milioni di persone nel 2015, che secondo le proiezioni dovrebbe arrivare ad avere 86 milioni di abitanti entro il 2100. Il flusso di persone aumenterebbe del 55% la domanda di consumo di acqua.

Figura 1. Domanda globale di acqua: scenario di riferimento, 2000 e 2050

 

 

 

La gente si riverserebbe nei luoghi dove c’è abbastanza acqua potabile e dove non ci sono catastrofi climatiche. Abbiamo una città in grado di ricevere una tale affluenza di persone? Esiste una politica che permetta di adattare le infrastrutture e le leggi riguardanti i rifugiati climatici?

Come precisa Amanda Shendruk, una giornalista di Quartz per Today Explained, “non c’è nessuna città negli Stati Uniti considerata in grado di affrontare il problema”.

“Ed è questo il caso di gran parte degli Stati Uniti. Molto poco è stato fatto. Così alla Quartz abbiamo creato questo progetto chiamato Greenhaven, tramite il quale abbiamo deciso di esaminare la questione del dove andrà la gente quando le acque si innalzeranno. E l’obiettivo principale del nostro progetto è davvero quello di valutare ciò a cui le città hanno bisogno di pensare in questo preciso momento, dimostrando che progettare l’installazione di pannelli solari e dighe marittime non è sufficiente. La preparazione deve andare molto più a fondo. Se vogliamo riflettere in modo pratico sul futuro delle persone costrette ad abbandonare le loro comunità a causa degli effetti disastrosi del cambiamento climatico, sarà necessario un ripensamento totale delle città.”

Quartz ha creato una città fittizia: Leeside, situata nella regione dei Grandi Laghi negli Stati Uniti. Amanda Shendruk aggiunge:

“Come possiamo creare dei luoghi che accolgano le persone che devono andarsene? Le città devono iniziare a pensarci. Voglio dire, il futuro di cui stiamo parlando si verificherà tra pochi decenni e non è quindi molto lontano, considerando le tempistiche con cui si sviluppano le città. Quindi, sì, hai ragione quando dici che è una specie di utopia, ma, e questa è in realtà una dichiarazione che ho rilasciato a uno dei sindaci… ‘devi immaginare un futuro ottimistico prima di iniziare a costruirlo’”.

Dobbiamo pensare al futuro. Dobbiamo pensare a combattere la corruzione e a punire i funzionari governativi che approfittano della crisi climatica e che danno priorità alle loro ambizioni rispetto alla vita umana. Il caso della cittadina di Flint negli Stati Uniti ne è un esempio importante. Seguendo quel caso, di recente, abbiamo visto come il Michigan abbia accusato l’ex governatore Snyder per il ruolo avuto nel passaggio a una fonte di acqua contaminata da piombo. Snyder sta affrontando la semplice accusa di reato minore per un avvelenamento che ha causato dodici morti e colpito migliaia di residenti, compresi i bambini. In Guatemala, la vicepresidente Roxana Baldetti è stata condannata per appropriazione indebita dei fondi destinati alla decontaminazione del lago Amatitlán. E anche se l’Ufficio del Procuratore della Corte Penale Internazionale ha dichiarato che il tribunale non può tenere un’udienza sui crimini climatici, il tribunale riconosce un legame tra la crisi climatica e i crimini contro l’umanità. È tempo di pensare a una riforma del Trattato di Roma, di cambiare la legislazione interna e di estendere il braccio della giustizia per perseguire anche i funzionari internazionali che hanno commesso dei crimini ambientali.

Io lavo i piatti con l’acqua calda, che è probabilmente un lusso per molti. Immagino come sarebbe la mia vita in una città come Leeside. Dovrei prendere in considerazione l’idea di trasferirmi nella zona dei Grandi Laghi o di tornare in Colombia, uno dei Paesi con la più grande disponibilità di acqua potabile del mondo? Ma per ora, sfoglio la pagina di Quartz su Leeside e penso ad un futuro con città in grado di accogliere tutti. Un buon futuro, spero.

Traduzione dall’inglese di Cecilia Costantini. Revisione di Thomas Schmid