Venerdì 9 Ottobre 2020, alle ore 10, di fronte alla sede del Ministero della Salute all’EUR, Medici per XR ha manifestato in modo forte e commovente.

Un die-in ha simboleggiato lo scenario di morte causato dall’aggravarsi della crisi ecologica e climatica: solo i medici sono rimasti in piedi, in camice bianco, aggirandosi intorno a un pianeta Terra bisognoso di cure, intorno a corpi distesi sotto coperte termiche ormai inutili.

La loro Dichiarazione di Ribellione:

“Questa è la nostra ora più buia.
Il collasso ecologico e la crisi climatica che stiamo affrontando oggi sono la più importante minaccia esistenziale che la specie umana deve affrontare. Eventi che se non affrontati immediatamente porteranno alla distruzione di tutto ciò che per noi è più caro: questa nazione, i nostri cittadini, il nostro ecosistema e il futuro delle generazioni che verranno.

La scienza medica lo dice chiaramente: l’emergenza ecosistemica è un’emergenza sanitaria.

Le inondazioni e la siccità stanno colpendo sempre più esseri umani: stanno aumentando così la malnutrizione, la diffusione di malattie infettive in regioni in cui prima non esistevano, le malattie mentali causate dalla perdita di ciò che è più caro: la propria casa, il cibo da mettere sulla tavola, o la vita dei propri affetti.

La siccità presto non ci permetterà più di applicare le più basilari norme di igiene, di lavarci le mani frequentemente, non ci sarà più certezza di poter innaffiare il nostro cibo, lavare i nostri corpi e le nostre ferite con acqua pura.

Gli incendi e le ondate di calore, come una marea, divampano sempre più frequentemente in molte regioni del mondo: i nostri polmoni, già colpiti dall’inquinamento dell’aria, cedono di fronte alle fiamme; i nostri anziani già fragili vanno incontro al peggioramento della loro condizione di salute e alla morte; i nostri figli più piccoli, che hanno bisogno di più cure e attenzioni sono esposti a maggiori rischi per la sopravvivenza.

L’aumento dell’umidità e delle temperature stanno portando alla diffusione delle zanzare e di altri animali vettori e con queste la possibilità di diffondersi della febbre Dengue e della Malaria. Anche il Colera ormai prolifera più facilmente nelle acque, e si diffonde più velocemente nelle popolazioni esposte e prive di servizi idrici adeguati.

La fertilità del suolo si sta riducendo: le colture dei più importanti cereali iniziano a diminuire, i nostri mari si svuotano perché gli ecosistemi si sfaldano, i coralli muoiono, così le bocche da sfamare aumentano e la malnutrizione delle madri fa nascere bimbi più deboli e più a rischio di malattie e di morte.

L’inquinamento dell’aria ricopre le nostre città. Sottili polveri invadono i nostri polmoni, ci fanno tossire e ammalare, uccidono i nostri cari: Nonne e Nipoti vittime di un unico sistema tossico.

Gli uomini stanno iniziando ad abbandonare le loro terre sterili, in cerca della vita, in tanti arrivano e arriveranno e chiederanno aiuto ai nostri sistemi sanitari e alle nostre società; e presto migreremo anche noi abbandonando le nostre isole e il nostro Sud colpito dal Sole e dalla nostra cecità.

L’emergenza sanitaria da COVID che stiamo affrontando ora, non è nient’altro che un’altra faccia della crisi ecologica: di un rapporto con le altre specie, distruttivo e pericoloso che porta alla nascita di nuove sofferenze per la nostra specie: così come fu per l’HIV, La SARS, o l’Ebola, oggi invece il COVID.

Gli ingredienti per la tragedia son già tutti pronti, come sanitari e come medici non possiamo però girarci dall’altra parte: abbiamo giurato di coltivare il benessere e la salute con il nostro lavoro. Il nostro codice deontologico ci impone di difendere l’ambiente perché è fondamentale per la salute, ci impone di preservare le risorse naturali, per noi e per i nostri figli e per tutte le generazioni che verranno dopo.

Abbiamo giurato di preservare la salute e l’ambiente con noi.

L’Emergenza che stiamo affrontando ci impone di agire in modo collettivo, come umani e come sanitari per difendere la Salute delle persone che ci sono vicine.

Chiediamo ai nostri colleghi e alle istituzioni competenti in primis al ministro della salute di ascoltare il nostro grido di allarme e di iniziare a cooperare assieme per essere più efficaci nell’affrontare questa emergenza e avere più possibilità di coltivare il benessere e la salute anche nei momenti bui che verranno.

Per questo riteniamo giusto abbracciare la causa di Extinction Rebellion e le sue 3 richieste.

LA SALUTE DEL PIANETA E’ LA NOSTRA SALUTE.”

Extinction Rebellion Italia

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Contatti telefonici: 340 7288736 Francesco

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