Bloc-News eventi e fatti in Sicilia a cura di Toni Casano

Aggiornamento report di LASCIATECIENTRARE sul Cara Covid di Pian del Lago

Nel “Cara covid” di Pian del Lago a Caltanissetta sono presenti circa 90 persone di nazionalità tunisina, marocchina, libica ed egiziana. Le condizioni interne al centro sono di promiscuità con mescolanza di positivi e di negativi al covid. Oggi i migranti sono stati sottoposti ad un terzo tampone, dopo circa 20 giorni di quarantena, al quale 8 egiziani sono risultati positivi. Nonostante il risultato positivo, gli otto infetti sono rimasti a stretto contatto con i restanti negativi, senza nessuna precauzione. I migranti riferiscono di aver dormito all’esterno della struttura per più notti finché le proteste che hanno condotto hanno permesso di farli rientrare a dormire in un luogo chiuso. All’interno del cara di Pian del Lago le condizioni riferite sono disuamane e i migranti vivono e dormono con cimici e insetti senza assistenza medica. Tutt’ora una persona affetta da diabete si trova in condizione di abbandono senza le dovute attenzioni necessarie alla sua malattia.

Tutti i migranti hanno fatto richiesta di asilo, sebbene non abbiano ancora avuto la possibilità di formalizzare la domanda con i propri dati anagrafici.

Il “Cara covid “dimostra di essere un luogo di confinamento e di violazione della libertà delle persone, uno spazio di pre-rimpatrio dove contenere i migranti in attesa di trasferirli nei CPR. La gravità di queste violenze deve sollecitare un’urgente mobilitazione a livello locale e regionale, in continuità con le iniziative di gennaio 2020.

https://www.lasciatecientrare.it/caltanissetta-se-questo…/

https://www.lasciatecientrare.it/sequestrati-in-nome-del…/

Palermo, oggi Movimento Disoccupati incontra Assessore comunale

Dopo il sit-.in di Piazza Sant’Anna dell’altro ieri (di cui Pressenza aveva dato ampio spazio) davanti la sede dell’Assessorato comunale e che, nonostante il regime di Covid, ha richiamato un buon numero di disoccupati alla partecipazione, il Movimento dei Disoccupati palermitani, sostenuto dalla Confederazione Unitaria di Base, si ritroverà stamattina a presidiare sotto il palazzo, in attesa delle risultanze dell’incontro con il vertice politico-amministrativo competente e una loro delegazione. Il confronto vertenziale con l’Assessore pro-tempore, ottenuto sulla base dell’impegno assunto martedì scorso dal vertice politico, è stato strappato dal movimento al fine di risolvere alcune questioni-chiave per la città stessa. In sostanza, il Movimento chiede risposte immediatamente esigibili risolvendo intanto lo sblocco dei bandi di concorso (“almeno 5000 sono i vuoti in pianta organica”, dicono dalla CUB) e, parimenti, definire in che cosa “consistano esattamente i cosiddetti PUC – Progetti utili alla collettività” che la Giunta Orlando esita a far partire. Legittimamente il Movimento dei Disoccupati pretende “che le istituzioni competenti si prendano carico di queste problematiche e si adoperino per la creazione di settori di sviluppo economico sostenibile per tutti i disoccupati e tutti coloro che vivono una situazione di marginalità, tendente all’esclusione sociale”

MOVIMENTO NO MUOS – assemblea regionale

Lo scorso sabato si è svolta a Niscemi l’assemblea regionale del Movimento No Muos, dove s’è discusso del rilancio della lotta a partire dalla pianificazione delle attività ritessendo i legami coi territori. Certamente i venti di guerra non hanno smesso di soffiare sulla testa delle popolazioni, nemmeno la presenza letale del coronavirus ne ha fatto cessare le minacce. Anzi, sono diventate strumento di propaganda politica (leggi il “virus cinese” di Trump nella campagna presidenziale negli USA). Sostanzialmente dalle analisi sono venuti una serie di spunti interessanti per il rilancio della lotta. Bisogna ripartire dalla forza originaria che ha dato vita al Movimento No Muos, rilanciando la struttura dei comitati territoriali basati sulla Carta d’intenti, legando così la battaglia contro il MUOS alle altre realtà territoriali: “I comitati nel 2012 diedero vita al coordinamento regionale e alla carta d’intenti, che ne definì le caratteristiche organizzative e politiche, confermando l’identità di un movimento di base, ad adesione individuale, strutturato in comitati territoriali aventi ognuno autonomia propria, strutturati in maniera antigerarchica e assembleare e dotati di ben precisi paletti rispetto ad eventuali condizionamenti esterni provenienti da forze politiche e/o istituzionali”.

Inoltre, è stato fatta rilevare la necessità di collegare la critica tra spesa militare e spesa sociale. In questo senso si è evidenziata l’importante partita che si giocherà attorno al Recovery Fund, su cui tutti i movimenti sono chiamati a convergere su una piattaforma per far pesare, sul piatto della bilancia sociale, le condizioni di subalternità e disagio crescente che gravano sulla gran massa della popolazione, condizioni rese ancor più insopportabile dalla covid pandemica.

L’assemblea s’è conclusa con l’idea promuovere una manifestazione regionale per il 12 dicembre, presumibilmente a Catania, per coniugare la lotta contro la guerra e per la tutela e un nuovo diritto migrante, senza tralasciare la questioni rimaste da troppo tempo irrisolte: quella palestinese e quella curda.

FLAICACUB- Lavoratori ristorazione ospedaliera: intervento sostitutivo ASP6 Palermo

L’incontro sulla vertenza dei lavoratori della ristorazione dei presidi ospedalieri (a seguito anche del sit in convocato dall’organizzazione sindacale Flaica\CUBS svoltosi lunedì 12 u.s. presso la sede idell’ ASP 6 di Palermo – leggi Pressenza ) tra i vertici dell’ente sanitario e i rappresentanti sindacali hanno aperto uno spiraglio alla risoluzione della vicenda sule mancate retribuzioni dei lavoratori della Nuova Cucina Siciliana, impiegati nell’ambito della commessa relativa alla ristorazione degenti nei presidi ospedalieri dell’ASP 6, gestita dalla Nuova Cucina Siciliana per il 30% e La Cascina Global Service di Roma per il 70 %. Infatti, l’ASP6 “si è resa disponibile – dichiara Antonio Della Pietra – all’intervento sostitutivo richiesto dalla Flaica\CUB per le retribuzioni delle spettanze arretrate e, contestualmente, valuterà la fattibilità di ripristinare la fattura disgiunta affinché la Nuova Cucina Siciliana, con la liquidità mensile del 30% del fatturato possa far fronte alle retribuzioni mensili dei lavoratori”. Restano purtroppo per le lavoratrici e i lavoratori le estreme difficoltà dato il sistematico ricorso agli ammortizzatori sociali a causa del calo dei pasti dovuti alla pandemia da COVID-19. A queste incertezze sul futuro occupazionale si aggiungono anche i lunghissimi tempi di erogazione da parte dell’Istituto previdenziale (INPS), in merito al “pagamento degli assegni ordinari, aggiungendo altre incertezze economiche alla “platea dei lavoratori della commessa, di cui buona parte in par-time e monoreddito”.

Catania, oggi riunione MOVIMENTO ANTIRAZZISTA

oggi alle ore 19 in via Vecchia Ognina 56

Per dare continuità al percorso regionale iniziato a fine agosto con Carovane 2020, proseguito con le mobilitazioni del 3 ottobre , si riunirà il movimento antirazzista etneo. Scrive la Rete Antirazzista Catanese: “Le vergognose condizioni di segregazione a cui sono sottoposti i migranti in Sicilia (hot spot galleggianti , centro polifunzionale di Pian del Lago a Caltanissetta e Cas – quarantena a Trapani) e le modifiche non sostanziali dei decreti sicurezza, impongono a tutte le realtà solidali siciliane di consolidare i rapporti e di costruire iniziative di denuncia, di mutuo soccorso e di lotta condivise”.

VIENI A CASA MIA. Basta con i talk-show urlati, ORA PARLI TU

Venerdì 16 ottobre ore 13:00 – comunicato RADIO 100 PASSI

VIENI A CASA MIA è una trasmissione televisiva che trasmetteremo da casa tua o dalla sede della tua associazione. Parleremo degli argomenti che ti stanno più a cuore con la tua famiglia o con un gruppo di amici che potrai invitare a casa tua all’ora che preferisci.
Se preparerai qualcosa per loro, se vorrai, entriamo in cucina con te per scoprire le tue ricette.
Potrete farci ascoltare la vostra musica o la vostra canzone preferita.
Potrete raccontarci della vostra ultima lettura.
Un’occasione unica per dire finalmente la tua liberamente ma in un incontro divertente e stimolante .
info e prenotazioni: 335 8087476 – info@100passi.net /events/

Primo Incontro Forum intergenerazionale “Tramandare”
PENSIERO SISTEMICO, BENI COMUNI E GENERAZIONI FUTURE

(Ufficio stampa Comitato Rodotà – Sicilia)

Sabato 17 Ottobre, dalle ore 10:00 alle ore 12:45

Su piattaforma Zoom ad accesso libero, prende il via il “Forum intergenerazionale Tramandare” che si articolerà mensilmente. Il dibattito e il confronto sarà aperto a tutti le soggettività interessate: associazioni democratiche, gruppi informali e singolarità. Dal mese di novembre gli incontri potranno essere seguiti sul nuovo sito  generazionifuture.org.

A seguire il link per approfondire le ragioni e le prospettive di questa iniziativa di ampio respiro:  https://generazionifuture.org/tramandare/ .

Tramandare, Forum intergenerazionale primo incontro su
Piattaforma Zoom, link ad accesso libero: https://us02web.zoom.us/j/85189973869
Password 957777
(è indispensabile entrare in Zoom con il proprio nome e cognome)

Palermo scende in piazza #DALLAPARTEDEIDIRITTI

Per una legge efficace contro l’omolesbobitransfobia e la misoginia

Sabato 17 ottobre in piazza Verdi alle ore17

In questi giorni il Parlamento è impegnato nella discussione della proposta di legge contro l’omolesbobitransfobia e la misoginia.

È arrivato il momento che l’Italia segua l’esempio degli altri Paesi europei.

Da troppi anni attendiamo una legge seria ed efficace per contrastare la violenza e le discriminazioni verso le persone LGBTI+ e le donne, tutelando le vittime con risorse adeguate e politiche concrete.

Non si può più girare la testa dall’altra parte.

È ora di fermare l’odio.

Omolesbobitransfobia e misoginia sono una realtà quotidiana. L’ultima ricerca dell’Agenzia Europea dei Diritti Fondamentali sulle persone LGBTI+ in Italia evidenzia che il 62% evita di prendere per mano la persona amata e il 30% non frequenta alcuni luoghi per paura di subire aggressioni. Il 23% dichiara di aver subito discriminazioni sul lavoro, il 32% di aver subito almeno un episodio di molestia nell’ultimo anno e l’8% un episodio di aggressione fisica negli ultimi 5 anni. Solo 1 persona su 6 ha denunciato questi episodi.

Dopo tanti fallimenti e proposte di legge affossate, è ora che l’Italia faccia la sua parte nel contrasto a discriminazioni e violenze fondate su sesso, orientamento sessuale e identità di genere. Ed è fondamentale che lo faccia adesso: in un momento storico in cui è tornata centrale la questione della Salute come diritto primario, è importante che entri nel dibattito politico il principio che la Libertà e la possibilità di esprimere pienamente la propria identità sono presupposti essenziali del Benessere personale e collettivo e quindi della Salute individuale e sociale.

Non c’è più tempo. Parlamento e Governo devono approvare subito una legge seria ed efficace.

A Palermo scendiamo in piazza nella consapevolezza che una legge serve e serve adesso, ma ricordiamo anche che per un efficace contrasto dell’omolesbobitransfobia è necessario un lavoro culturale: chiediamo quindi anche interventi efficaci di formazione in tutto il settore educativo, dalle scuole, all’università e alla formazione professionale; è necessario formare sia il personale che gli/le studenti in maniera organica, prevedendo corsi di educazione all’affettività, rimuovendo dai programmi tutti i testi obsoleti legati ad una visione dei generi, delle identità e degli orientamenti sessuali obsoleta, omolesbobitransfobica e misogina. Chiediamo interventi di formazione del personale sanitario e della pubblica amministrazione, spesso discriminante soprattutto nei confronti delle persone trans*. Chiediamo che i centri contro le discriminazioni, che secondo la proposta di legge devono garantire “adeguata assistenza legale, sanitaria, psicologica, di mediazione sociale e ove necessario adeguate condizioni di alloggio e di vitto alle vittime”, siano sostenuti realmente e non solo simbolicamente: per questa ragione lo stanziamento previsto dalla legge non è sufficiente, visto che basterebbe forse a sostenere gli attuali tre centri già esistenti, ma non certo a creare ex novo centri nelle diciassette regioni attualmente scoperte da assistenza.

Siamo cittadine e cittadini di questo Paese e chiediamo una cosa semplice: poter vivere e amare liberi dalla paura.

Durante la manifestazione è necessario rispettare il distanziamento fisico e sono obbligatorie le mascherine per il rispetto della salute di tutt*

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