“Vogliamo che i leader si facciano avanti, si assumano le proprie responsabilità e trattino la crisi climatica come una crisi”.

di Jessica Corbett

La leader svedese del clima Greta Thunberg ha indossato una maschera e si è unita a una protesta socialmente distanziata dei Fridays For Future a Berlino, il giorno dopo che lei e altre tre giovani attiviste si sono incontrate con la cancelliera tedesca Angela Merkel, il cui governo ha assunto la presidenza del Consiglio Europeo a luglio, per discutere dell’emergenza planetaria.

Greta Thunberg, insieme alla tedesca Luisa Neubauer e alle belghe Anuna de Wever van der Heyden e Adélaïde Charlier, si sono incontrate con la Merkel giovedì, esattamente due anni dopo il primo sciopero scolastico per il clima. In un articolo per il quotidiano inglese The Guardian i quattro attivisti hanno divulgato mercoledì scorso i loro piani per condividere con la cancelliera una lettera aperta di luglio, ora firmata da oltre 125.000 persone, che invita i leader dell’Unione Europea e del mondo ad affrontare l’emergenza climatica.

Circa 100 attivisti hanno ribadito questa richiesta con la loro manifestazione del venerdì nella capitale tedesca. In un tweet sull’incontro con la cancelliera, i Fridays for Future di Berlino hanno scritto che: “le conversazioni devono essere seguite da fatti. Ecco perché scendiamo in strada insieme!”

Dopo l’incontro di 90 minuti con la Merkel, Greta Thunberg ha detto ai giornalisti: “vogliamo che i leader si facciano avanti, si assumano le proprie responsabilità e trattino la crisi climatica come una crisi”.

L’adolescente svedese ha aggiunto che gli attivisti di Fridays for Future vogliono che i leader mondiali: “abbiano il coraggio di uscire dalle loro zone di benessere, di dare priorità al futuro che ci attende ora e di essere abbastanza coraggiosi da pensare a lungo termine”.

Citando una dichiarazione del governo tedesco rilasciata dopo l’incontro, il sito ‘Politico’ riferisce che: “il gruppo ha discusso le priorità climatiche della presidenza tedesca del Consiglio dell’UE, l’obiettivo dell’UE di diventare climaticamente neutrale entro il 2050 e gli sforzi per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030”.

Secondo la Reuters:

Il portavoce del governo ha detto che la Merkel e gli attivisti si sono espressi concordi sul fatto che il riscaldamento globale rappresenta una sfida per il mondo e che i paesi industrializzati hanno una responsabilità particolare di affrontarla.

“La base per ciò è la coerente attuazione degli accordi di Parigi sul clima”, ha asserito il portavoce.

Il governo tedesco ha ammesso all’inizio di questa settimana che avrebbe mancato il suo obiettivo climatico per il 2020, se il crollo economico in seguito al coronavirus non avesse causato un grande calo delle emissioni di gas serra.

Neubauer ha detto ai giornalisti che la Merkel: “ha almeno confermato di essere disposta a fare qualcosa durante la presidenza [dell’UE]… Eppure, alla fine, si tratta di bilanci comuni, di obiettivi molto chiari, di numeri e cifre, della necessità di azione, più che di belle e grandi parole”.

“È diventato molto chiaro che guardiamo la situazione da prospettive diverse”, ha detto Neubauer della crisi climatica dopo l’incontro. “Come fisica, la Merkel capisce la scienza. Come politica, comprende bene la complessità politica che sta dietro a quella lotta. La domanda ora è come colmare questo divario”.

L’attivista tedesca ha aggiunto che: “gli interessi delle generazioni future devono essere in qualche modo bilanciati con gli interessi delle generazioni di oggi. E questa è una sfida enorme e non lo neghiamo affatto”.

Neubauer ha anche annunciato che i Fridays for Future stanno mobilitando un altro sciopero mondiale il mese prossimo, pur riconoscendo le sfide poste dalla pandemia.

“Prima scioperavamo in massa per le strade, cosa che per molte settimane non era pensabile durante la crisi del coronavirus, ed è ancora un’impresa molto impegnativa”, ha osservato. “Stiamo ascoltando la scienza e ci stiamo adattando. Ci stiamo spostando in spazi dove possiamo scioperare in modo sicuro, a volte in modo digitale, a volte in numero minore per le strade”.

“Abbiamo deciso di scioperare di nuovo a livello globale e in sicurezza, se possibile per le strade… ci stiamo mobilitando proprio ora per il 25 settembre”, ha detto Neubauer. “La crisi climatica non è rallentata, sta accelerando. Abbiamo bisogno che la gente chieda di agire e questo è ovviamente quello che continuiamo a fare”.

Le richieste di azione urgente a Berlino venerdì scorso hanno trovato eco in altri scioperanti scolastici di tutto il mondo. Alcuni hanno partecipato digitalmente alla protesta settimanale dei Fridays For Future a causa del coronavirus, mentre altri hanno indossato maschere e preso ulteriori precauzioni di sicurezza come gli scioperanti in Germania.

“Questa è la settimana 80 del mio #schoolstrike4climate, ma mi state ascoltando?” Ha twittato Leah Namugerwa, una sedicenne dell’Uganda. “Che lo facciate o no, continuerò a fare ciò che è giusto per la mia generazione e per quelle future”.

Traduzione dall’inglese di Thomas Schmid. Revisione: Ivana Baldioli