Il Tribunale del Riesame di Genova ha confermato il sequestro di 49 milioni di euro richiesto dai giudici dopo la condanna in primo grado di Umberto Bossi, dell’ex tesoriere Francesco Belsito e di tre ex revisori dei conti. L’accusa è di truffa ai danni dello Stato.

Che un partito possa rubare 49 milioni di euro dalle tasche dei contribuenti, dei lavoratori, dalle famiglie di un paese dove attualmente 5 milioni sono in povertà assoluta, ma pure nel periodo contestato, dal 2008 al 2010, la crisi mordeva con tutta la sua prima forza, è uno sfregio alla collettività.

Fa ridere chi parla di lotta agli sprechi e di “cambiamento” e poi vive esattamente delle stesse logiche di spartizione della torta con cui la politica dei “grandi” partiti s’è fatta da sempre in Italia…