Mercoledì 15 marzo, poche ore prima della prevista entrata in vigore del nuovo Travel Ban dell’amministrazione Trump, un giudice federale delle Hawaii ha bloccato a livello nazionale l’ordine esecutivo che avrebbe impedito temporaneamente l’ingresso negli Stati Uniti a rifugiati e viaggiatori provenienti da sei paesi a maggioranza musulmana. Stamattina anche un giudice federale del Maryland ha bloccato parte del Travel Ban, infliggendo un secondo colpo legale all’ordine esecutivo di Trump. Mercoledì il procuratore generale delle Hawaii Doug Chin ha festeggiato la decisione del giudice federale Derrick Watson.

Doug Chin: ” Le Hawaii hanno fatto ricorso perché qui si tratta di qualcosa che ci colpisce al cuore. Se arriva un ordine esecutivo che ci riporta indietro di mezzo secolo, a un tempo quando si discriminava in base alla nazione di origine o alla religione, noi dobbiamo opporci.”

Questa è la seconda volta che gli ordini esecutivi del Presidente Trump volti a bandire rifugiati e viaggiatori provenienti da paesi a maggioranza musulmana vengono bloccati dai tribunali. Mercoledì il Presidente Trump ha criticato la sentenza delle Hawaii.

Presidente Donald Trump: “Questa sentenza ci fa apparire deboli, cosa che tra l’altro non siamo più.  Credetemi. Basta guardare le nostre frontiere. Ci opporremo a questa terribile decisione. Porteremo il nostro caso fin dove sarà necessario, compresa la Corte Suprema.”