La notte prima delle primarie in California i media hanno annunciato che Hillary Clinton aveva vinto la nomination a candidata presidenziale democratica, ma come ha spiegato il portavoce di Bernie Sanders Michael Briggs in realtà la Clintonnon ha e non avrà il numero richiesto di delegati per assicurare la nomination e dipenderà dai superdelegati, che voteranno solo il 25 luglio e prima di allora potrebbero cambiare idea. Tra loro ci sono oltre 400 superdelegati  che hanno espresso il loro sostegno a Hillary Clinton dieci mesi prima che iniziassero i caucuses e le primarie e molto prima che un altro candidato scendesse in campo. Il nostro lavoro da ora alla convenzione nazionale di Filadelfia è quello di  convincere questi superdelegati che Bernie è un candidato molto più forte contro Donald Trump.”

Dopo le primarie in California i sostenitori di Bernie Sanders hanno invaso i social media con resoconti di cancellazione di votanti, un caos organizzato e frodi elettorali nel totale silenzio dei media. Su Twitter molti elettori hanno riferito di essersi presentati a votare per scoprire che i loro nomi mancavano dai registri elettorali e di aver dovuto esprimere un voto provvisorio, con il timore che la loro voce fosse stata eliminata.

Giovedì il Segretario di Stato della California Alex Padilla ha ammesso che almeno 2 milioni di voti espressi nelle primarie non sono stati ancora conteggiati.  Al momento Hillary Clinton ha 440.000 voti più di Bernie Sanders, ma come  Sanders ha dichiarato in un raduno, il risultato finale delle primarie in California non è ancora ufficiale.

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