Gli operai del presidio della Jabil di Cassina de’ Pecchi hanno rioccupato la fabbrica. Lo hanno annunciato stamattina con uno stringatissimo comunicato, in cui denunciano l’incredibile atteggiamento della Nokia Siemens Networks (NSN) che di fatto impedisce che alla ex Jabil si ricominci a lavorare.

I lavoratori e le lavoratrici stanno presidiano lo stabilimento da ormai due anni, non hanno mai smesso di lottare per il lavoro, hanno difeso con i loro corpi i macchinari (vedi tentato blitz del 27 luglio dell’anno scorso) e si sono attivati in mille modi per contribuire alla costruzione di soluzioni concrete. E prima dell’estate una soluzione sembrava effettivamente vicina, visto che si era fatto avanti un imprenditore intenzionato a far rivivere quello stabilimento. Anche il Comune di Cassina e quelli limitrofi sostenevano la soluzione e, appunto, c’erano pure i macchinari, difesi e ri-conquistati dagli operai e dalle operaie.

Ma le cose andavano per le lunghe, un po’ perché le istituzioni, cioè Ministero e Regione Lombardia, brillavano per pochezza di impegno e, soprattutto, perché la NSN trascinava i tempi. E senza la Nokia Siemens non si può chiudere, essendo lei la proprietaria dell’area e dei capannoni (Jabil era un’esternalizzazione della NSN). E così, approfittando della crisi politica esplosa al Comune di Cassina in seguito alla recente bocciatura del Pgt, ha di fatto esplicitato il suo boicottaggio di una soluzione.

Tutto ciò è incredibile e offensivo, visto che la transnazionale non solo sta di fatto chiudendo i suoi stabilimenti italiani, a partire da quello sempre di Cassina, ma impedisce persino che possa riprendere il lavoro laddove aveva già fatto terra bruciata.

Esprimo la mia completa solidarietà agli operai e alle operaie che oggi hanno ripreso il controllo dello stabilimento, al fine di salvaguardare l’integrità dei macchinari e lanciare un chiaro segnale a tutti quanti, compresi Ministero e Regione, affinché si chiuda in tempi brevi un accordo che possa far riprendere il lavoro alla ex-Jabil.

Oggi lo stabilimento è occupato e i lavoratori sono in assemblea. Quindi sapremo nel corso della giornata o al massimo domani come andrà avanti la mobilitazione. Comunque, una cosa è certissima: la mobilitazione va avanti finché non si trova una soluzione positiva.

Pertanto, l’invito a tutti e tutte è quello di seguire le notizie che vengono dalla ex Jabil, al fine di poter dare il nostro contributo solidale alla mobilitazione quando ci sarà bisogno.

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Il comunicato degli operai:

Oggi 8 Settembre 2013 gli operai Jabil di Cassina de Pecchi hanno rioccupato la fabbrica.

Nokia aveva venduto gli operai di Cassina de Pecchi alla Jabil per poterli licenziare facilmente.

Nokia aveva fatto i conti senza gli operai.

Nokia ha alzato il tiro sulle condizioni per riportare gli operai in fabbrica.

BASTA!

Gli operai hanno occupato la fabbrica e sono riuniti in assemblea permanente dentro i reparti che avevano lasciato quando la trattativa con Nokia sembrava a buon punto.

Nokia ora ha cambiato idea o ha sempre bluffato.

Gli operai della Jabil in presidio permanente fanno sul serio.

Gli operai Jabil in presidio permanente