**Dato che l’uso di armi nucleari è contrario ai principi dei diritti fondamentali dell’uomo e alle leggi umanitarie internazionali, nonché ai valori ambientali, e dato che la loro proliferazione viola la legge internazionale che dichiara il Medio Oriente zona Nuclear-Free, l’eliminazione delle armi nucleari dalla regione e l’implementazione di trattati di non proliferazione, possono giocare un ruolo determinante nella riduzione delle tensioni in tutta la regione e rafforzare la cooperazione, la pace e la sicurezza di tutti i paesi del mondo…**

(inizio) Nel nome di Dio

Il Cammino Verde della Speranza è un movimento civile che lotta per la realizzazione delle richieste del popolo iraniano di libertà, giustizia, indipendenza, sviluppo, pace e moralità.
Come dichiarato dai leader Mousavi e Karroubi nella Carta del Movimento, si chiede l’eliminazione delle tensioni nelle relazioni internazionali, una politica estera coerente e dignitosa per l’Iran, basata sulla cooperazione costruttiva con la comunità internazionale rifiutando azioni diplomatiche spericolate e imprudenti e la promozione del rispetto globale di questa grande, storica nazione.
Il Consiglio del Movimento Verde esprime profonda preoccupazione circa l’aumento delle tensioni internazionali che riguardano il programma nucleare iraniano e sottolinea che qualsiasi forma o minaccia di aggressione nei confronti dell’Iran rappresenta un serio pericolo per la pace e la sicurezza globale. Questo può solamente intensificare le pressioni sul popolo e sul movimento per la libertà.
Il Consiglio del Cammino Verde per la Speranza ritiene che i conflitti internazionali debbano essere risolti con metodi pacifici nel rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità delle nazioni, astenendosi dall’uso della forza, non interferendo con gli affari interni dei singoli paesi e implementando una politica internazionale giusta e equilibrata.

Ardeshir Amirarjomand, Portavoce, Consiglio di Coordinamento del Cammino Verde per la Speranza
11 Aprile 2012 (Farvardin 23, 1391)

Tradotto da Eleonora Albini