Finora Luanda aveva lo status di osservatore; con il via libera del consiglio di amministrazione di Irena, riunito domenica negli Emirati Arabi Uniti, acquista pieni diritti.

Secondo un comunicato diffuso a Luanda dal ministero dell’Energia e dell’acqua, Irena metterà a disposizione dell’Angola informazioni sulle rinnovabili e aiuti tecnici per la realizzazione di progetti sostenibili da un punto di vista ambientale.

Con una capacità produttiva compresa tra il milione e 800.000 e i due milioni di barili, l’Angola è uno dei primi esportatori di petrolio dell’Africa. Il 28 novembre nella città sudafricana di Durban si aprirà la Conferenza dei paesi firmatari della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui mutamenti climatici (Unfccc). Uno dei temi dell’incontro sarà la necessità di puntare sulle rinnovabili per contrastare le emissioni inquinanti responsabili del surriscaldamento planetario.