Anche la povertà, in cui rientrano i brasiliani che vivono con appena 134 reais al mese (circa 56 euro), nello stesso lasso di tempo si è ridotta del 36% (da 28 a 18 milioni di persone, su una popolazione totale di circa 190 milioni), mentre il reddito medio è salito del 28%

Risultati ottenuti, secondo l’Ipea (Istituto di indagini economiche applicate), grazie “alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro” ma anche alle poltiche sociali portate avanti dal governo del presidente Lula (2003-2011), a cui è succeduta Dilma Rousseff, durante il quale il salario minimo è aumentato di circa il 109%. Oggi il reddito medio mensile dei brasiliani è pari a 545 reais (circa 230 euro): per il prossimo anno è previsto un aumento ulteriore del 13,6%.