Aderiscono all’iniziativa anche organizzazioni sociali, sindacali e di difesa dei Diritti Umani oltre a partiti politici. L’adesione è ancora aperta e si può inviare a smjcal@yahoo.com.ar y/o rina.bertaccini@speedy.com.ar

Richiamo alla solidarietà

Noi sottoscritti rivolgiamo un appello urgente alla solidarietà internazionale nei confronti del popolo libico, vittima di un intervento militare straniero che attraverso i bombardamenti degli ultimi 3 mesi da parte della NATO, nella sua funzione illegale di gendarme del mondo, ha lasciato sul campo mille morti e circa cinque mila feriti, distruggendo scuole, ospedali, case, università, centri di comunicazione televisiva e radiofonica, fabbriche e altre infrastrutture.

Questa aggressione, ufficialmente realizzata per « proteggere » la vita dei civili, viola di fatto la Carta dell’ONU, la legalità internazionale, i diritti umani e dei popoli, nonché le 2 criticate risoluzioni delle Nazioni Unite, la 1970 e la 1973, sulla Libia.
Il paese ha rispettato fedelmente la prima permettendo la presenza di osservatori per intraprendere negoziati di pace. Mentre la risoluzione 1973, sancita senza attendere i rapporti degli osservatori neutrali, che stabiliva una zona di interdizione aerea per proteggere i civili, è stata ripetutamente violata dai così detti “protettori” , bombardando, uccidendo e distruggendo senza nessun controllo da parte dell’ONU.
Facendo eco all’ultima risoluzione del Foro di San Pablo, tenutosi in Nicaragua, condanniamo con forza l’azione criminale della NATO, guidata dagli Stati Uniti e dai suoi alleati europei, al servizio di interessi e strategie delle grandi potenze.
Chiediamo che vengano immediatamente sospese le azioni militari nei confronti della Libia e appoggiamo l’Iniziativa di Pace presentata dall’Unione Africana, così come ogni altra iniziativa che ponga fine a questo intervento e deploriamo l’atteggiamento degli aggressori fino ad oggi indifferenti alle proposte di pace e di cessate il fuoco.
Appoggiamo anche l’idea di formare una commissione per intraprendere contatti fra le Nazioni Unite, l’Unione Africana, l’Unione Europea e la Lega Araba e qualsiasi istituzione che abbia l’obiettivo di raggiungere rapidamente una soluzione pacifica e giusta per il popolo libico.

Basta con i bombardamenti sulla Libia. No all’invasione terrestre.

Diciamo no agli interventi « umanitaristi » che provocano migliaia di vittime e distruzione e sono serviti a strumentalizzare guerre coloniali che possono provocare un confronto mondiale dalle conseguenze terribili per l’intera umanità.

Firmano: Adolfo Pérez Esquivel, Premio Nobel per La Pace 1980; Movimento por la Pace, la Sovranità e la Solidarietà tra i Popoli (Mopassol); Beinusz Szmuckler, jAvvocato e a seguire.

Tradotto da Eleonora Questa aggressione, ufficialmente realizzata per « proteggere » la vita dei civili, viola di fatto la Carta dell’ONU, la legalità internazionale, i diritti umani e dei popoli, nonché le 2 criticate risoluzioni delle Nazioni Unite, la 1970 e la 1973, sulla Libia.
Il paese ha rispettato fedelmente la prima permettendo la presenza di osservatori per intraprendere negoziati di pace. Mentre la risoluzione 1973, sancita senza attendere i rapporti degli osservatori neutrali, che stabiliva una zona di interdizione aerea per proteggere i civili, è stata ripetutamente violata dai così detti “protettori” , bombardando, uccidendo e distruggendo senza nessun controllo da parte dell’ONU.
Facendo eco all’ultima risoluzione del Foro di San Pablo, tenutosi in Nicaragua, condanniamo con forza l’azione criminale della NATO, guidata dagli Stati Uniti e dai suoi alleati europei, al servizio di interessi e strategie delle grandi potenze.
Chiediamo che vengano immediatamente sospese le azioni militari nei confronti della Libia e appoggiamo l’Iniziativa di Pace presentata dall’Unione Africana, così come ogni altra iniziativa che ponga fine a questo intervento e deploriamo l’atteggiamento degli aggressori fino ad oggi indifferenti alle proposte di pace e di cessate il fuoco.
Appoggiamo anche l’idea di formare una commissione per intraprendere contatti fra le Nazioni Unite, l’Unione Africana, l’Unione Europea e la Lega Araba e qualsiasi istituzione che abbia l’obiettivo di raggiungere rapidamente una soluzione pacifica e giusta per il popolo libico.

Basta con i bombardamenti sulla Libia. No all’invasione terrestre.

Diciamo no agli interventi « umanitaristi » che provocano migliaia di vittime e distruzione e sono serviti a strumentalizzare guerre coloniali che possono provocare un confronto mondiale dalle conseguenze terribili per l’intera umanità.

Firmano: Adolfo Pérez Esquivel, Premio Nobel per La Pace 1980; Movimento por la Pace, la Sovranità e la Solidarietà tra i Popoli (Mopassol); Beinusz Szmuckler, jAvvocato e a seguire.

Tradotto da Eleonora Albini