Mocanu è responsabile per l’integrazione dei Rom, Fatuloiu é Ministro degli Interni a Bucarest. Attualmente esiste il desiderio di entrambi i governi di rafforzare la cooperazione per risolvere il pasticcio.

Il Ministro dell’Interno Brice Hortefeux, dell’Immigrazione, Eric Besson, e il Segretario di Stato per gli Affari Europei, Pierre Lellouche, si son trovati daccordo con Fillon sulla necessità di agire “con fermezza, continuità e giustizia”.

Fillon ha sottolineato, nonostante l’opposizione della Chiesa cattolica, che le azioni avviate per porre fine all’occupazione illegale di terreni da parte dei rom e per rimandare i gitani nei loro paesi d’origine, sono ragionevoli. Secondo il Primo Ministro la maggior parte delle deportazioni sono volontarie e ad ogni persona che decide di tornare nel proprio territorio vengono consegnati 300€ per gli adulti e 100 per i bambini, cifre che spesso sono accettare per necessità.

Le immagini di ruspe che distruggono i campi rom contrastano con l’ambiente armonioso che si propone di mostrare il governo conservatore del Presidente Nicolas Sarkozy. In ogni caso la Francia ha promesso di stringere legami più forti con i loro omologhi in Romania e Bulgaria per adottare misure volte a migliorare la situazione dei rom.

Tuttavia, la decisione di espellere 700 tra rumeni e bulgari, che vivono illegalmente nel paese, nonché lo smantellamento di 300 campi rom, ha reso il clima politico teso.
Dominique de Villepin, ex primo ministro e attuale leader del nuovo Partito Repubblica Solidale, non ha risparmiato epiteti nei confronti del suo nemico politico ed ex compagno del centro-destra, Nicolas Sarkozy.

E’ una macchia vergognosa sulla bandiera nazionale – ha ribadito Villepin – che è stata raggiunta dai membri del Partito Socialista e dalla sinistra in generale, oltre al Democratico Cristiano MoDem dell’ex Ministro Christine Boutin.

Traduzione dallo Spagnolo di Annalisa Pensiero