Una fiera sempre più grande, con oltre 620 espositori, in crescita del 20 per cento rispetto allo scorso anno, segno di una reazione alla crisi e della vitalità dei settori economici che la fiera rappresenta.

Infatti camminando per il padiglione 2, la zona dedicata alle aziende, si è vista proprio la voglia di ricercare e di creare nuove possibilità, con presentazioni di prodotti che testimoniano la reale possbilità di cambiamento.
E’ stato interessante osservare come le aziende italiane presenti stiano dando una direzione eticamente e commercialmente evolutiva.

12 le sezioni tematiche: oltre a Critical Fashion, ci sono le sezioni dedicate all’Abitare sostenibile, al Commercio equo e solidale, agli Ecoprodotti, all’Editoria indipendente e di progetto, al cibo di qualità (biologico e a “km zero”), ai bambini, a Pace e partecipazione, ai Servizi sostenibili per le imprese, a Sprigioniamoci (esperienze di eccellenza nate nelle carceri italiane), al Turismo solidale, alla mobilità sostenibile.

Moltissime le novità di quest’anno. Tra queste il progetto Verde di Tutti, dedicato al verde urbano, agli orti domestici, e alle azioni dei cittadini per rendere le città più verdi, pulite e colorate.

All’interno di quest’area i visitatori hanno avuto l’occasione di imparare a realizzare un piccolo orto in casa, grazie all’Orto didattico e al Kit “orto sul balcone”, oppure a prendersi cura delle aree verdi in città, magari con azioni concertate con altri gruppi di cittadini.

Fra le sezioni storiche della fiera anche quest’anno era presente Abitare Sostenibile, dove si raggruppano le proposte per la casa e il risparmio energetico.
Per esempio, domenica mattina, con l’intervento di Giorgio Schultze, Esco del Sole srl, e di Marco Caravella, Libera Terra Mediterraneo, si è tenuto il convegno “Libero sole su Libera terra”, un progetto relativo a nuovi impianti fotovoltaici in Sicilia, su strutture produttive come la cantina Centopassi, nel contesto di un importante impegno sul fronte della gestione dei beni confiscati alla mafia insieme all’associazione Libera, inoltre si è illustrato come poter contribuire a formare Gruppi d’Acquisto di Energie Solidali (GAES) e sostenere uno dei progetti in corso.

Tra gli altri progetti è in previsione “Fa’ la cosa giusta! Sicilia” nel 2011, infatti erano presenti già questo anno ben 25 produttori agricoli dalla Sicilia, raccolti nello spazio Siqillyàh e in quello di Bio-Sicilia.

Fare la cosa giusta a volte è più semplice di quanto sembri, e quando si vede tanta gente che sta costruendo in questa direzione anche modelli economici alternativi sembra ancora più possibile.