Di fronte alla minaccia statunitense di portare la propria presenza militare in Colombia con l’installazione di basi, il linguista e saggista politico nordamericano Noam Chomsky ha proposto l’installazione di Zone di Pace in America Latina.

“È necessaria una dichiarazione forte contro la militarizzazione del continente e la presenza statunitense nelle basi militari colombiane”, ha dichiarato Chomsky, che ha affermato che gli Stati Uniti non tollererebbero gli interventi effettuati in altri paesi, con la scusa dell’appoggio alla democrazia, se gli stessi fossero rivolti verso gli Stati Uniti.

Ha detto anche che la partecipazione e l’appoggio degli Stati Uniti nei colpi di stato militari nel continente devono preoccupare le nazioni; questa situazione si aggrava con l’installazione di truppe e armi nordamericane in Sudamerica, con la scusa della “lotta” contro il narcotraffico.

Personaggio di rilievo nella difesa costante del pacifismo e nelle sue critiche alla politica estera statunitense, Chomsky ha spiegato che in quest’inizio di secolo già tre colpi di stato sono appoggiati dagli Stati Uniti: Haiti, Venezuela e Honduras.

Ha sottolineato che l’amministrazione del presidente Barack Obama non solo appoggia il regime instaurato in Honduras ma continua anche ad addestrare i cadetti di quel paese nella Scuola delle Americhe.

Inoltre, Noam Chomsky ha esposto la necessità di creare Zone di Pace come un obiettivo che può essere ottenuto con uno sforzo comune, e ha rivelato che queste basi militari in Colombia, benché non rappresentino una spesa significativa nel budget statunitense, sono molto preziose per la posizione strategica e la zona energetica in cui si trovano.

“L’Unione Americana pretende di imporsi come rimedio per i mali che essa stessa causa”, concluse il linguista e filosofo, nato a Filadelfia, Stati Uniti.

Tradotto dallo spagnolo da Valerio Marinai