In una conferenza realizzata nel Colegio de Martilleros de la Ciudad de Mar del Plata, è stato presentato l’Incontro dei Muralisti 2009 organizzato dal Movimiento de Muralistas Argentinos Italo Grassi. Quest’anno l’incontro è stato realizzato in appoggio alla Marcia Mondiale per la Pace e la Non Violenza. L’incontro è stato realizzato nel Pueblo Estación Camet, ubicato nella provinciale 2 Km. 393 a 10 minuti della città.
Nella presentazione sono intervenuti, il Sindaco di Mar del Plata, l’Architetto Marcelo Artime, Il Director de Cultura de Pueblo Estación Camet, Juan Carlos Castro, il portavoce della Marcia Mondiale, Horacio Mesón, Juan Bauk, del Movimiento Nacional de Muralistas e Marta Grassi, figlia dell’apprezzatissimo artista marplatense Italo Grassi, ricordato con profonda emozione.
Il Sindaco ha sostenuto che “è importante risaltare l’intelligenza di coloro che hanno saputo unire due fatti lodevoli, che mirano entrambi a vivere in un mondo migliore: l’Arte, attraverso l’espressione dei muralisti e la Marcia Mondiale per la Pace.” Artime, accompagnato da vari segretari comunali, ha dato rilievo alla figura di Italo Grassi, come un referente della cultura della città.
Marta Grassi, ha percorso la storia di suo padre e ha chiuso la sua esposizione con una strofa di una poesia dedicata alla sua memoria.
L’attività dei muralisti si sviluppa da giovedì 5 novembre dalle 9 alle 17 nella Estación Camet e può essere visitata dal pubblico. È stata dichiarata d’interesse culturale dalla Secretaria de Cultura del Municipio.
Horacio Mesón, portavoce della Marcia Mondiale a Mar de Plata, ha ringraziato gli organizzatori per la realizzazione della mostra e per aver fatto propri gli obiettivi di questo fatto inedito nella storia: il disarmo nucleare, i trattati di pace tra nazioni ed il rifiuto di ogni forma di violenza. Juan Bauk del Movimiento Nacional de Muralistas ha commentato che questo evento è iniziato a La Plata sabato scorso e continuerà a Mar del Plata fino a domenica 8.
All’incontro hanno partecipato 52 artisti; 26 argentini di diverse province e 26 stranieri, di 13 paesi e 3 continenti. Tale è il caso di Adrew Nhlangwini, originario del Sudafrica che ha espresso il perché si è unito all’iniziativa: “sono artista, dipingo murales, e manifesto contro la violenza. Per me è importante essere qui unito ad altri artisti, in una sola voce: contro la violenza.”

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Traduzione dallo Spagnolo di Annalisa Pensiero