Nell’ultima settimana di marzo più di 30.000 persone hanno firmato una petizione che sollecita il Comitato norvegese del Nobel ad assegnare il Premio Nobel per la Pace a Bradley Manning. Mentre il numero dei firmatari continua a crescere sul sito della petizione, lo stesso fanno i commenti dei singoli firmatari.
Migliaia hanno già scritto note personali per spiegare il loro sostegno alla petizione. Spero che il Comitato del Nobel legga attentamente i commenti quando la petizione arriverà a Oslo più in là in questa primavera.
Da soldato dell’esercito statunitense – nel constatare enormi prove di inganni ufficiali, violazioni dei diritti umani e vergognose uccisioni di civili – Bradley Manning non si è limitato a eseguire gli ordini. E’ diventato invece un denunciatore, fornendo una vasta messe di documenti a WikiLeaks, rivelando una duplicità che aveva avuto impatti enormi dall’Iraq all’Afghanistan, all’Egitto e alla Tunisia.
Manning, ora venticinquenne, potrebbe restare in carcere per il resto della sua vita. Ma mentre il governo degli Stati Uniti tenta di schiacciarlo, è chiaro che molti statunitensi lo amano e sarebbero emozionati nel vederlo vincere il Premio Nobel per la Pace