Il governo Trump terminerà i finanziamenti per il Programma di ricerca sul cambiamento globale degli Stati Uniti (USGCRP), che produce la Valutazione nazionale sul clima, il rapporto più completo sul clima del governo federale.

La valutazione, istituita dal Congresso nel 1990 e pubblicata ogni quattro anni, riassume gli impatti del riscaldamento globale sugli Stati Uniti e svolge un ruolo importante nel processo decisionale a livello nazionale e locale riguardo la crisi climatica, la produzione di energia, l’agricoltura e l’uso dell’acqua e del territorio.

«Non c’è davvero modo di tornare indietro e significa che siamo tutti meno informati sugli impatti climatici e non avremo le informazioni più aggiornate sui rischi e le minacce», ha detto un dipendente federale che ha partecipato alle attività dell’USGCRP, ma ha chiesto l’anonimato per proteggersi da eventuali punizioni, come ha riportato il Guardian. «L’USGCRP mi ha aiutato a sfruttare le risorse di altre agenzie per il mio lavoro. Ma senza queste reti, mi ritrovo senza un sistema di supporto e senza le ultime novità scientifiche sul cambiamento climatico».

La prossima valutazione dell’USGCRP è prevista per il 2027, ma la NASA ha terminato il contratto con ICF International, la società di consulenza che ha coordinato le agenzie federali che hanno contribuito al rapporto.

«La ricerca climatica nel suo complesso sarà ostacolata perché i gruppi di lavoro da varie agenzie dell’USGCRP sono organismi di coordinamento essenziali per l’intero governo, anche al di là delle quindici agenzie che fanno parte dell’USGCRP», ha dichiarato un altro dipendente federale che era a conoscenza del programma e a cui è stato concesso l’anonimato, come riportato dal Guardian.

Il lavoratore anonimo ha affermato che, dall’inizio del secondo mandato del presidente Donald Trump, le riunioni mensili dell’USGCRP sono state cancellate.

«Il lavoro dell’USGCRP, compresa la Valutazione nazionale sul clima, è previsto per legge dal Congresso e il governo dovrebbe sapere che non può essere cancellato con un decreto. Le agenzie federali e centinaia di scienziati in tutta la nazione contribuiscono a costruire questa inestimabile base scientifica, in modo che chi prende le decisioni, le imprese e la popolazione abbiano le informazioni necessarie per proteggere le persone, le infrastrutture essenziali, l’economia, la produzione alimentare, gli ecosistemi e altro ancora», ha dichiarato la dottoressa Brenda Ekwurzel, co-autrice del Quarto studio nazionale sul clima e scienziata senior sul clima presso l’Union of Concerned Scientists (UCS), in un comunicato stampa dell’UCS.

I funzionari di Trump hanno anche negato agli scienziati statunitensi il permesso di partecipare a una riunione del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite a febbraio.

«I disastri climatici estremi hanno fatto sfollare milioni di persone e causato danni per miliardi di dollari solo nel 2024», ha dichiarato Katharine Hayhoe, scienziata del clima della Texas Tech University, autrice principale di tre Valutazioni nazionali sul clima, come riporta il Guardian. «Data l’accelerazione del ritmo e della portata degli impatti climatici oggi, è essenziale un processo di valutazione climatica nazionale sostenuto e più completo».

I funzionari dell’amministrazione Trump hanno sostenuto che i risultati delle valutazioni dell’USGCRP ostacolano gli sforzi del governo di demolire le normative ambientali del Paese, ha riferito Politico.

L’attacco all’USGCRP arriva nel momento in cui l’Agenzia per la protezione dell’ambiente di Trump ha iniziato a riconsiderare le scoperte relative ai rischi climatici fatte dall’agenzia, la quale ha concluso scientificamente che le emissioni di gas serra sono dannose per la salute umana. La determinazione è alla base di tutte le normative sui gas serra negli Stati Uniti.

Secondo lo scienziato climatico statunitense Michael Mann, lo smantellamento dell’USGCRP è un indicatore della fedeltà del governo Trump a uno dei maggiori finanziatori della sua campagna di rielezione: l’industria dei combustibili fossili, come riporta il Guardian.

«È pura malvagità», ha detto Mann. «Un crimine contro il pianeta – probabilmente, il più profondo di tutti i crimini».

Traduzione dall’inglese di Mariasole Cailotto. Revisione di Thomas Schmid.

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