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Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza

La lotta pacifica e nonviolenta del popolo honduregno

Un decreto del governo di fatto ha riorientato la lotta pacifica e nonviolenta del popolo honduregno. La resistenza si manifesta per le strade di quartieri e colonie, senza violenza. I paesani tornano dalle marce nelle loro piantagioni dove i semi stanno germogliando. Tra poco la pisca (il raccolto) sarà pronto e nessuno potrà fermare questo popolo stanco di tanta violenza.

Il Punto di partenza della Marcia Mondiale

Mentre a Wellington, Nuova Zelanda, si riuniscono i membri dell’Equipe Base, Pressenza si è proposta di ricercare le origini della Marcia Mondiale, i suoi obiettivi, perché il suo punto di partenza è stato fissato in Nuova Zelanda, tra altri temi. La Marcia Mondiale comincia il 2 Ottobre. Più di 300 eventi si realizzeranno in questo giorno in diverse città del mondo.

La Fiamma dell’Abolizione Nucleare inizia il suo percorso

Petra Klein porta la Fiamma dell’Abolizione Nucleare, accesa da quella del Parco della Pace di Hiroshima. Ha detto di volere che la gente comprenda la forza dell’unità in nome della pace: “Per la pace è importante il lavoro di ogni singola persona”. Tauranga Simon Bridges ha dichiarato: “E ‘molto bello essere parte di questa piccola ma importante tappa della marcia mondiale.”

Uniti per la pace

Il 2 ottobre prende il via la prima Marcia Mondiale per la Pace. 93 giorni di attività a livello mondiale ed eventi nelle principali città statunitensi. Da San Francisco a New York ogni città celebrerà l’evento a suo modo, dalla partecipazione a camminate fino alla formazione di simboli della pace umani, chiedendo la fine di guerre, armi nucleari e violenza in generale.

Il popolo moriori consegna un «bastone di pace» al portavoce della Marcia mondiale, Rafael de la Rubia.

Il popolo moriori ha festeggiato, il 29 settembre, l’arrivo dei partecipanti alla marcia Mondiale. Sull’isola famosa per i suoi arcobaleni, si sono congratulati per il fatto che la Marcia della pace, simbolizzata anch’essa dai colori dell’arcobaleno, abbia come luohi di riferimento sul pianeta la terra più ad est del mondo e l’altra, ad ovest, in Argentina.

Fuenlabrada quest’anno dedica la festa della bicicletta alla Marcia per la Pace

Domenica 27 settembre, dalle 10, è stata celebrata la festa annuale della bicicletta a Fuenlabrada, un paesetto nella periferia madrilegna. Si stima che hanno partecipato più di 2000 vicini con indosso il logo della Marcia. Terminato l’evento, è stato letto un manifesto su quest’iniziativa planetaria a favore della pace e la nonviolenza.

Il popolo maori aderisce alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.

I rappresentanti della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza hanno compiuto la loro prima marcia preparatoria insieme a 250 simpatizzanti neozelandesi, tra cui numerose personalità maori. Eccellente partenza per l’equipe base ! Più di 250 persone sono accorse ad accogliere, nel cuore di Auckland, l’equipe internazionale.

“La cosa più importante è rendere consapevole la stampa affinché smetta di diffondere odio e violenza”

Hicham Hamdan, Ambasciatore libanese in Argentina, ha sottolineato il ruolo fondamentale della stampa nella pace mondiale. Ha poi evidenziato l’importanza di estendere gli accordi di non proliferazione delle armi nucleari a tutti i paesi. Sebbene il Medio Oriente sia ritenuto “una zona calda”, Hamdan reputa che il suo paese abbia compiuto passi avanti nel superare la violenza.

Ospitalità del Guatemala all’equipe internazionale dei pellegrini

Le organizzazioni promotrici della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza in Guatemala, insieme alle autorità edili della città di Esquipulas, sede degli accordi di pace tra le nazioni centroamericane nel 1986 e 1987, hanno invitato i partecipanti dell’equipe internazionale che arriverà nella città a dicembre prossimo.

Un camminare conversato e condiviso

Nella maggior parte dei paesi si sente la vibrazione di una nuova coscienza, chiamata dalle necessità reali, che tenta di vincere le avversità e costruire un nuovo senso comune. E’ possibile costruire un’architettura sociale più solidale, impegnata senza paure con la verità, la saggezza e l’armonia. Un altro mondo è possibile.

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