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Riccardo Noury

Riccardo Noury è dal 2003 il portavoce di Amnesty International Italia, organizzazione per la difesa dei diritti umani di cui fa parte dal 1980. Ha scritto “Non sopportiamo la tortura” (Rizzoli Libri Illustrati, 2001), “Poesie da Guantánamo” (2007), “La testa altrove” (Infinito Edizioni, 2020), “La stessa lotta, la stessa ragione” (People Pub, 2020) e “Molla chi boia. La lenta fine della pena di morte negli Usa” (Infinito Edizioni, 2022). È coautore di “Un errore capitale” (Edizioni Cultura della pace, 1998) e “Srebrenica. La giustizia negata” (Infinito Edizioni, 2015). Ha curato “I dimenticati. Coloro che non sono ripartiti dopo la pandemia” (Infinito Edizioni, 2020) e “Le donne di Minsk” (Infinito Edizioni, 2021). Dal 2003 è responsabile dell'edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International. Scrive, attraverso i suoi blog, su Corriere della Sera, Fatto quotidiano, Focus on Africa, Articolo 21 e Pressenza.

Patrick Zaki, altri 70 giorni di carcere: un periodo di tempo lungo e crudele

La situazione di Patrick Zaki è così disperata che quando (due settimane fa come oggi) un’udienza termina non con una condanna ma con un rinvio viene quasi da tirare un sospiro di sollievo. L’avvocata Nasrallah è stata costretta a chiedere…

Patrick Zaki, processo aggiornato al 28 settembre

La prima udienza del processo iniziato oggi a Mansoura è durata cinque minuti. Ma questa notizia evita lo scenario peggiore: quella di una sentenza emessa al termine della prima udienza. Ora c’è del tempo davanti per preparare la difesa, per sperare…

Pakistan, prosciolto il bambino di otto anni accusato di blasfemia

La storia più grottesca dell’estate ha conosciuto per il momento un esito rapidamente positivo. Il 12 agosto le autorità del Pakistan hanno annullato l’accusa di blasfemia mossa tre giorni prima contro un bambino di otto anni che, secondo due poliziotti,…

La Sierra Leone abolisce la pena di morte

“Oggi ho portato a termine l’impegno assunto dal governo di abolire in modo permanente la pena di morte. Ringrazio i cittadini, i parlamentari e i gruppi per i diritti umani che sono stati dalla nostra parte nel fare la storia”.…

Egitto, tornano in libertà attiviste e giornalisti dopo estenuanti periodi di detenzione preventiva

Non avrebbe mai dovuto mettere piede in carcere, ma la gioia di essere stata liberata è tanta. Israa Abdel-Fattah, attivista per i diritti umani, è stata rilasciata il 18 luglio dopo aver trascorso nelle prigioni egiziane quasi 22 dei 24…

Qualche precisazione su Amnesty, CPR e questioni annesse

In relazione all’articolo di Fabrizio Maffioletti“CPR Corelli Milano: Amnesty in posizione imbarazzante?“, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International e nostro affezionato e stimato collaboratore ci ha mandato questa precisazione che molto volentieri pubblichiamo. Insinuare che l’attività professionale di una volontaria…

Quella domenica del 1987 in cui Raffaella Carrà raccontò l’orrore della pena di morte

Il pomeriggio del 29 marzo 1987 milioni di persone in Italia conobbero l’orrore della pena di morte. Ne ebbe merito, con grande coraggio, Raffaella Carrà che nella sua “Domenica In” intervistò – in un precario collegamento telefonico dal braccio della…

Stati Uniti, moratoria sulle esecuzioni federali

Il 1° luglio il Procuratore Generale degli Usa Merrick Garland ha annunciato una moratoria a tempo indeterminato sulle esecuzioni federali, affinché il Dipartimento della Giustizia possa riesaminare politiche e procedure relative all’applicazione della pena di morte a livello federale. L’annuncio…

Iran, sospesa esecuzione di un minorenne al momento del reato

Il 28 giugno le autorità iraniane hanno annunciato la sospensione dell’esecuzione, prevista il giorno stesso, di un prigioniero condannato per un omicidio commesso quando aveva 17 anni. Hossein Shahbazi, attualmente ventenne, era stato arrestato il 30 dicembre 2018 e condannato a…

Arabia Saudita, escono dal carcere due attiviste per i diritti umani

Il 27 giugno le due attiviste saudite Samar Badawi (nella foto) e Nassima al-Sadah sono state rilasciate alla fine della condanna. Dovranno passare i prossimi cinque anni in libertà condizionata, senza rilasciare interviste o viaggiare. Le due attiviste erano state…

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