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Riccardo Noury

Riccardo Noury è dal 2003 il portavoce di Amnesty International Italia, organizzazione per la difesa dei diritti umani di cui fa parte dal 1980. Ha scritto “Non sopportiamo la tortura” (Rizzoli Libri Illustrati, 2001), “Poesie da Guantánamo” (2007), “La testa altrove” (Infinito Edizioni, 2020), “La stessa lotta, la stessa ragione” (People Pub, 2020) e “Molla chi boia. La lenta fine della pena di morte negli Usa” (Infinito Edizioni, 2022). È coautore di “Un errore capitale” (Edizioni Cultura della pace, 1998) e “Srebrenica. La giustizia negata” (Infinito Edizioni, 2015). Ha curato “I dimenticati. Coloro che non sono ripartiti dopo la pandemia” (Infinito Edizioni, 2020) e “Le donne di Minsk” (Infinito Edizioni, 2021). Dal 2003 è responsabile dell'edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International. Scrive, attraverso i suoi blog, su Corriere della Sera, Fatto quotidiano, Focus on Africa, Articolo 21 e Pressenza.

El Salvador, rilasciata donna condannata a 30 anni per un bambino nato morto

Maira Verónica Figueroa, 34 anni, è tornata in libertà il 13 marzo a seguito della decisione di un tribunale di El Salvador di dimezzare la sua condanna. Nel 2003 Maira era stata condannata a 30 anni di carcere per il…

Turchia, scarcerati due dei tre giornalisti del quotidiano Cumhuriyet ancora in carcere

La sera del 9 marzo, dopo aver trascorso oltre 500 giorni in detenzione preventiva, il direttore del quotidiano Cumhuriyet Murat Sabuncu e il giornalista investigativo Ahmet Şık (nella foto) sono stati rilasciati su cauzione. Secondo la pubblica accusa, il quotidiano…

Caraibi e America Latina: accordo storico in materia d’ambiente

Il 4 marzo a San José, la capitale della Costa Rica, i rappresentanti di 24 dei 33 stati dei Caraibi e dell’America Latina hanno firmato il primo accordo giuridicamente vincolante per proteggere l’accesso ai diritti in materia di ambiente. L’accordo…

Dopo quasi sei mesi torna libero vignettista della Guinea Equatoriale

Nel pomeriggio del 7 marzo è finalmente tornato in libertà il vignettista Ramón Esono Ebalé,  l’artista della Guinea Equatoriale più conosciuto al mondo, cui lo scorso anno la Rete internazionale per i diritti dei fumettisti aveva conferito il premio Coraggio…

Il Benin abolisce la pena di morte, commutate 14 condanne

Il 21 febbraio 2018, attraverso un decreto emesso dal Consiglio dei ministri diretto dal presidente Patrice Talon, il Benin ha abolito la pena di morte. L’abolizione è stata annunciata nel resoconto ufficiale della seduta della riunione. Nel testo si ricorda…

Texas, condanna a morte commutata all’ultimo minuto

Il 22 febbraio in Texas è accaduta una cosa estremamente rara: dopo aver presieduto a 30 esecuzioni capitali in tre anni, il governatore Gregg Abbott ha annunciato che questo non sarebbe stato il caso per Thomas Whitaker. L’annuncio è arrivato…

Fujimori, la grazia non si applicherà al massacro di Pativilca

Il 19 febbraio il Tribunale penale nazionale del Perú ha stabilito che la grazia concessa dal presidente Kuczynski il 24 dicembre 2017 all’ex presidente Alberto Fujimori non si applicherà al massacro di sei contadini perpetrato il 29 gennaio 1992 nel…

Turchia, rilasciato il giornalista Deniz Yűcel

Il 16 febbraio, nel giorno in cui la giustizia della Turchia mostrava cosa pensi della libertà d’espressione condannando all’ergastolo lo scrittore Ahmet Altan, l’economista Mehmet Altan (fratello di Ahmet), la giornalista Nazlı Ilıcak e gli altri tre imputati Sukru Tugrul…

Libertà d’informazione, storica sentenza della giustizia africana

Il 14 febbraio la Corte di giustizia della Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale ha stabilito che la legge del Gambia sulla sedizione, la diffusione di notizie false e la diffamazione viola il diritto alla libertà d’espressione. Per tanti anni,…

Tortura in Uzbekistan, forse qualcosa si muove

In una situazione disperata dal punto di vista dei diritti umani come quella dell’Uzbekistan, le autorità sembrano finalmente intenzionate a fare qualcosa per arginare l’epidemia della tortura. Il 30 novembre scorso il presidente Shavkat Mirziyoyed aveva firmato un decreto in…

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