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Riccardo Noury

Riccardo Noury è dal 2003 il portavoce di Amnesty International Italia, organizzazione per la difesa dei diritti umani di cui fa parte dal 1980. Ha scritto “Non sopportiamo la tortura” (Rizzoli Libri Illustrati, 2001), “Poesie da Guantánamo” (2007), “La testa altrove” (Infinito Edizioni, 2020), “La stessa lotta, la stessa ragione” (People Pub, 2020) e “Molla chi boia. La lenta fine della pena di morte negli Usa” (Infinito Edizioni, 2022). È coautore di “Un errore capitale” (Edizioni Cultura della pace, 1998) e “Srebrenica. La giustizia negata” (Infinito Edizioni, 2015). Ha curato “I dimenticati. Coloro che non sono ripartiti dopo la pandemia” (Infinito Edizioni, 2020) e “Le donne di Minsk” (Infinito Edizioni, 2021). Dal 2003 è responsabile dell'edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International. Scrive, attraverso i suoi blog, su Corriere della Sera, Fatto quotidiano, Focus on Africa, Articolo 21 e Pressenza.

Nigeria, rilasciati in un mese due condannati a morte: avevano 100 e 86 anni

Dopo Celestine Egbunuche, tornato in libertà il 7 giugno all’età di 100 anni, 19 dei quali trascorsi nel braccio della morte, in Nigeria il 4 luglio è stato scarcerato un altro anziano prigioniero: il suo nome è Azubuije Ehirio, ha 86 anni…

Sri Lanka, il boia si ferma almeno fino al 29 ottobre

Il 5 luglio la Corte Suprema dello Sri Lanka ha ordinato in via provvisoria la sospensione di tutte le esecuzioni in attesa dell’esame del ricorso di alcuni prigionieri contro la condanna a morte. La prima sessione della Corte si terrà…

No al decreto sicurezza bis: la conferenza stampa degli “Inauditi”

Dovevano presentare le loro preoccupazioni, la mattina del 3 luglio, alle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei deputati. Un atto essenziale della democrazia, ascoltare le voci dissidenti. Quanto meno convocarle. La sera del 2 luglio, invece, annunciata prima…

Giulio Regeni, non è una “storia vecchia”

“Lasciare spazio agli striscioni del campionato Under 21”, “Evitare speculazioni politiche”, “Era impolverato”, “Il vento l’aveva rovinato”, “No a campagne con striscioni e braccialetti”. Questo è un piccolo campionario delle motivazioni che, nell’ultimo anno (ossia, dalla formazione del governo nazionale)…

Rimosso a Trieste lo striscione per Giulio. Decisione sbagliata nel momento sbagliato

Quella del governatore della Regione Friuli Venezia Giulia di rimuovere in modo permanente lo striscione “Verità per Giulio Regeni” è una decisione sbagliata presa nel momento sbagliato e, per di più, nel luogo sbagliato. Proprio mentre alti esponenti egiziani rilanciano…

Francia, assolto un volontario solidale coi migranti

Tom Ciotkovski, un cittadino britannico che aveva denunciato le violenze della polizia contro migranti, rifugiati e volontari che distribuivano loro il cibo, è stato assolto dalle accuse di oltraggio e violenza nei confronti di pubblici ufficiali, per le quali rischiava…

“Poteva capitare a chiunque”: l’ennesima ingiuria egiziana sull’uccisione di Giulio Regeni

Dal Cairo – o meglio da Ginevra, dove era in corso la sessione annuale della Conferenza internazionale del lavoro – è arrivata l’ennesima presa in giro. In quella sede il ministro del Lavoro egiziano Mohamed Saafan, secondo quanto riferito dal…

La pena di morte ai suoi estremi: in Nigeria graziato un centenario, in Egitto un minorenne

Dopo 19 anni nel braccio della morte, giudicato colpevole di aver commissionato un omicidio, il 7 giugno Pa Celestine Egbunuche è uscito da una prigione di massima sicurezza dello stato di Enugu, in Nigeria. Il provvedimento di grazia, recita un…

Botswana, l’omosessualità non è più un reato

L’11 giugno l’Alta Corte ha accolto un ricorso dell’ong Legabibo (Lesbians, gays and bisexuals of Botswana) e dichiarato incostituzionali gli articoli del codice penale, risalenti al periodo coloniale, che criminalizzavano gli atti omosessuali tra adulti consenzienti attraverso la sanzione dei…

Libertà condizionale per il difensore dei diritti umani ceceno Oyub Titiev

Il 10 giugno il tribunale di Shali, in Cecenia, ha concesso la libertà condizionale al difensore dei diritti umani Oyub Titiev, dopo quasi un anno e mezzo trascorso in carcere. Titiev, direttore dell’ufficio per la Cecenia del Centro per i…

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