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ivan novotny

A graduate in Communication Science from the University of Buenos Aires.

Il Partito Umanista argentino lancia campagna di tesseramento

Questa forza politica, fondata nel 1984, appartenente alla corrente dell’Umanesimo Universalista, lancia una campagna di tesseramento in varie province dell’Argentina per ottenere il riconoscimento giuridico a livello nazionale. Simultaneamente lanciano una campagna informativa per gli interessati, sulle loro proposte politiche e i progetti a breve termine.

L’Argentina abbraccia il Cile

Quasi 100 mila persone hanno assistito allo spettacolo di beneficenza a favore dei i cileni colpiti dal terremoto. “L’Argentina abbraccia il Cile” è stato lo slogan del festival realizzato nel parco Bosques del quartiere Palermo, Buenos Aires. Almeno 40 le tonnellate di donazioni raccolte, in un clima di allegria, solidarietà e fratellanza tra i popoli.

Percorre 400 chilometri in skate, per la pace e la nonviolenza

“È una traversata per la pace e la nonviolenza, in difesa dell’autogestione e il consumo accurato dell’acqua”, ha espresso il protagonista di questa impresa in skate, da Berazategui a Mar del Plata. Battezzato “Oly Style”, lo skater ha realizzato questa vistosa azione cercando di generare coscienza ed è riuscito ad essere visibile mediaticamente.

Trasmissione in diretta dell’evento conclusivo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza

Sabato 2 gennaio si terrà l’evento di chiusura della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Inizierà alle 18:00 (22:00 ora italiana), con le testimonianze dell’equipe internazionale che ha fatto la traversata del pianeta. L’evento sarà trasmesso in diretta via Internet. I media internazionali non presenti sul posto potranno fare interviste via internet.

Festeggiamenti multiculturali per il nuovo anno a Punta de Vacas (Argentina)

Ai piedi del monte Aconcagua, alla frontiera tra Argentina e Cile, si è festeggiato l’anno nuovo in modo diverso e multiculturale. Silo ha dato inizio al saluto in 18 lingue, che si è concludeva con questa frase: “A noi e a tutti gli esseri umani, anticipiamo l’abbraccio della Pace, della Forza e dell’Allegria”. Sono state presenti all’evento circa 1500 persone.

León Gieco promuove un’iniziativa mondiale per la pace davanti a centomila persone

Il popolare cantautore argentino León Gieco, in occasione del Festival per il 127º anniversario della città di La Plata (capitale della provincia di Buenos Aires), ha indossato la maglietta della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Al concerto di “compleanno”, tenutosi in Piazza Moreno, si sono esibiti più di 10 gruppi davanti a un pubblico di centomila persone.

Con lo slogan “No alla guerra”, giovani hanno realizzato un’azione urbana a Buenos Aires

“No all’ingiustizia, no alla guerra, no alla violenza” gli slogan dei 150 giovani che hanno manifestato all’Obelisco nella città di Buenos Aires. Con una coreografia della canzone “Mal Bicho” de Los Fabulosos Cadillacs e una batucada (numeroso gruppo che balla e suona percussioni al ritmo di samba)hanno cercato di attirare l’attenzione dei passanti e della stampa locale.

Azione diretta nonviolenta per denunciare atto discriminatorio

Organizzazioni sociali hanno partecipato all’azione diretta nonviolenta per denunciare la discriminazione di una funzionaria del Governo della Città di Buenos Aires nei confronti di José María Constantini, disabile fisico. Mediante tale azione José María può continuare il suo lavoro ed è stata informata la cittadinanza.

Buenos Aires: un successo la cena in appoggio alla campagna per la nonviolenza

Alla presenza di importanti personalità del mondo culturale, politico e mediatico, l’organizzazione Mondo Senza la Guerre, Argentina, ha realizzato un cena-show nel Centro Armeno di Buenos Aires, a cui hanno partecipato 400 persone che hanno contribuito alla raccolta di fondi da destinare alla diffusione televisiva della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.

La spesa militare attuale: una corsa agli armamenti terrorista

Una relazione elaborata da Marco Gandásegui, professore dell’Università di Panama e ricercatore associato del CELA, dimostra che a ottobre del 2009 gli Stati Uniti hanno approvato in finanziaria, nel capitolo spese militari, 626.000 milioni di dollari. Cifre e tendenze allarmanti di un mondo sull’orlo di una possibile tragedia nucleare.

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