Non sarà uno scherzo d’aprile, ma una manifestazione con gente “in carne ed ossa” per la salvezza del SSN pubblico, Servizio Sanitario Nazionale, quella che si terrà sabato 1 aprile in Piazza del Duomo a Milano, dalle 15 alle 18. “Sani come un pesce?”, questo lo slogan provocatorio per un evento nell’ambito della Giornata Europea contro la commercializzazione della salute (7 aprile ). Previsti, con la conduzione di Silvano Piccardi, regista e attore, gli interventi di personalità dei movimenti per la salute, della scienza, della cultura e spettacolo di rilievo nazionale ed europeo, tra cui Silvio Garattini, Moni Ovadia, Massimo Cirri, Vittorio Agnoletto, Laura Valsecchi, Marco Caldiroli, Carmen Esbrì, Portavoce Mareas Blancas Spagna, Yves Hellendorff, Segretario Nazionale CNE, Sindacato della Sanità, del sociale e della cultura (Belgio), Ramon Vila, Segretario Nazionale Sindacato SUD, Santé Sociaux/Union syndicale Solidaires (Francia ), Massimo Cortesi, presidente regionale Arci Lombardia e Martino Troncatti, presidente Regionale. ACLI Lombardia. Al termine verrà lanciato un “premio” sui generis: la maglia nera alla struttura che ha comminato la lista d’attesa più lunga per chi accede con il Servizio Sanitario Nazionale!

Non casuale la scelta di Milano, che, da capitale delle eccellenze in sanità, è diventata simbolo drammatico della svendita della sanità pubblica a favore di quella privata,  della distruzione della medicina territoriale e delle disuguaglianze di accesso alle cure. “Il Servizio Sanitario Nazionale è un bene irrinunciabile, creato con la legge 833/78 in attuazione dell’art. 32 della Costituzione, che sancisce il diritto inalienabile alla salute per tutti i cittadini: non è tollerabile che la sanità diventi una sorta di mercato in cui le persone vengono trattate come clienti da accalappiare, esattamente come pesci all’amo, dentro un intreccio di reti fatto di mutue e assicurazioni, dove al centro non c’è l’interesse per la salute e la prevenzione, ma l’interesse per il profitto, e dove solo chi ha i soldi si può curare”, ha detto Marco Caldiroli, tra gli animatori del sito Curiamo la Lombardia e presidente nazionale di Medicina Democratica, promotore dell’evento insieme a Campagna Dico 32, Forum per il Diritto alla Salute, con media partner Radio Popolare.

Rischiamo di arrivare a un punto di non ritorno- ha sottolineato Vittorio Agnoletto responsabile scientifico dell’Osservatorio Salute e conduttore di “37e2” la trasmissione sulla salute di Radio Popolare – se non vengono affrontati con misure urgenti alcune nodi cruciali: in Italia mancano circa 30/40.000 medici e circa 100.000 infermieri, mentre non si arresta la fuga di medici e infermieri in Europa, 180.000 in 20 anni, dove lavorano in condizioni migliori e meglio pagati. Siamo passati da 500.000 posti letto nel 1981 agli attuali, poco più di 200.000. Un disastro frutto di scelte ben precise, pagato a caro prezzo dai cittadini, che non può essere certo risolto con i medici a gettone, un costo insostenibile per un servizio inadeguato e intermittente, e che vanno reinseriti nel SSN con canali appositi. Occorre, e subito, un nuovo patto per la salute per un Servizio Sanitario pubblico, basato sulla prevenzione,  accessibile a tutti, in grado di eseguire visite, esami e interventi chirurgici, secondo i tempi delle prescrizioni mediche”. Alla manifestazione ha aderito un ampio fronte di forze politiche di opposizione in Regione, forze sindacali e tantissime associazioni, fra cui ACLI Lombardia, ARCI, Lombardia, Anteas Lombardia, Attac Italia, AUSER, Casa Comune, Cittadinanzattiva Como, Cittadini Reattivi, Comitato diritto salute sud-ovest Milano, CoVeSaP, curiamolalombardia.it, I Sentinelli, IFE Italia, LILA Nazionale, Medici per Cerchiate, Rete tanta salute, mentre altre si stanno aggiungendo.