Francesco Borgomeo diserta l’ennesimo incontro istituzionale. All’audizione di ieri alla Commissione Attività Produttive della Camera, il proprietario di QF ha scelto l’indifferenza davanti a centinaia di operai ormai senza stipendio da mesi, a una liquidazione che non si vuole ritirare nonostante la richiesta unanime proveniente da istituzioni e sindacati e dinanzi ai rappresentanti dei cittadini al Parlamento.
“Borgomeo continua a offendere lavoratori, territorio e istituzioni, nulla di nuovo sotto al sole considerati tutti gli appuntamenti istituzionali che ha volutamente disertato, spostato, cancellato” sottolinea l’RSU ex Gkn. “Ormai non capiamo cosa ci sia da stupirsi rispetto all’assenza di Borgomeo, si scopre oggi quella che è una realtà ormai consolidata de molti mesi: c’è un accordo quadro siglato dalle istituzioni più di un anno fa e calpestato dalla proprietà, una situazione su cui le istituzioni non proferiscono parola. Questo è solo l’ultimo di innumerevoli episodi che potremmo citare” sottolinea l’RSU ex Gkn. “in cui questa proprietà oltre che a ridicolizzare lavoratori, sindacati e territorio, ridicolizza le istituzioni stesse”.
Una situazione squallida, che non frena il nuovo piano di reindustrializzazione dal basso. “Dopo un anno e mezzo di presidio permanente, lotta, attese, speranze tradite e oltre cinque mesi di stipendi non pagati, la sporadica uscita di un Borgomeo qualunque con l’obiettivo di ipnotizzare la vertenza, abbiamo capito che bisogna andare dritti per la nostra strada, costruendo con le nostre mani il futuro della reindustrializzazione dell’ex Gkn” sottolinea l’RSU ex Gkn, “coinvolgendo le persone e le associazioni che ci hanno aiutato a resistere per oltre un anno e mezzo nella gestione della prima fabbrica socialmente integrata e sostenibile del nostro Paese”.
E i cardini del nuovo piano sono chiari: produzione di pannelli fotovoltaici, batterie e cargo bike a ridotto impatto ecologico per il quale, oggi, è stata lanciata “GKN for Future”, la campagna di crowdfunding sostenuta da Banca Etica, ARCI e Fridays For Future Italia che sarà scandita in due fasi: la prima, lanciata oggi sulla pagina di Produzioni dal basso in collaborazione con Banca Etica, ARCI e Fridays for Future, durerà fino al 2 maggio 2023, raccoglierà le donazioni di tutti/e coloro che hanno solidarizzato o vorranno concretamente solidarizzare con la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici GKN per contribuire ad avviare il piano di re-industrializzazione; la fase successiva di equity crowdfunding, invece, verrà lanciata su un portale dedicato di equity crowdfunding dopo l’estate 2023 e si avvarrà dei piccoli, medi e grandi investimenti di chiunque vorrà scommettere sul piano di re-industrializzazione.
“Si tratta del primo esperimento in Italia di fabbrica recuperata dai lavoratori e dalle lavoratrici e socialmente integrata grazie al protagonismo delle persone e delle associazioni che hanno solidarizzato con la nostra lotta” chiarisce l’RSU ex Gkn. “Dopo un anno e mezzo di lotta, proviamo a rompere l’assedio con una mobilitazione nazionale il 25 marzo, ma soprattutto con un piano capace di restituire dignità e lavoro a oltre 100 lavoratori e lavoratrici dell’ex Gkn e di puntare a un ulteriore aumento degli occupati”.
Il piano di reindustrializzazione è stato sviluppato grazie alla collaborazione tra il collettivo di fabbrica dell’ex Gkn, ricercatori e ricercatrici solidali di tutta Italia e attivisti/e di organizzazioni (Co.Mu.net-Officine Corsare, Autogestione in Movimento – Fuori Mercato, Rete italiana Imprese Recuperate, MAG), sostenuto dalla Campagna di Crowfunding lanciata oggi e gestita dall’Aps SOMS INSORGIAMO, nata per costruire pratiche di mutuo soccorso fra, con e per i lavoratori e le lavoratrici dell’ex Gkn.
La prima fase del crowdfunding servirà a: sostenere la capitalizzazione della nuova cooperativa da parte dei lavoratori e delle lavoratrici maggiormente in difficoltà; coprire i costi della fase successiva di equity crowdfunding; sostenere i costi nell’anno 0 di avvio del piano (mutui bancari per l’acquisto di nuovi macchinari, affitto stabilimento, costi energia, creazione di una struttura commerciale, marketing); affrontare le spese per la progettazione e stesura di progetti finalizzati alla partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei. Il budget minimo da raggiungere nella prima fase sarà 75.000 € e servirà a coprire le spese per la fondazione del nuovo soggetto industriale e per l’avvio dell’attività produttiva.
“Oggi parte l’ennesima sfida” conclude l’RSU ex Gkn. “Lotta, convergenza, progetti dal basso e reindustrializzazione. Hanno provato a fermarci, hanno provato a rubare il futuro a più di trecento famiglie con una mail, a rapinare un intero territorio. Non ci sono riusciti. Sabato 25 marzo, a Firenze, dimostreremo che l’alleanza tra Collettivo e comunità è più forte che mai. E che grazie al contributo di tutte e tutti e alla crowdfunding dal basso, ridaremo futuro a un intero territorio”.
Il link della campagna di crowdfunding: https://www.produzionidalbasso.com/project/gkn-for-future/