« Gli appalti rappresentano lo schermo dietro il quale i committenti, cioè i padroni, perseguono il profitto senza tanti scrupoli e cercano di eliminare il coinvolgimento diretto nelle controversie sindacali » [1], ha denunciato il sindacato di base USB a margine dell’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il colosso della logistica BRT ora posto in “amministrazione controllata“.
Sintomatico il caso di BRT, che conta su 4.000 dipendenti diretti (in gran parte amministrativi) e ben 18.000 in appalto (soprattutto driver e, molto meno, magazzinieri) alle dipendenze di una moltitudine (oltre 2.000) di coop, società e padroncini [1].
E’ dovuto arrivare un giudice di Milano per scoperchiare quel vaso il cui olezzo era da tutti sentito: la gestione dei lavoratori da parte del colosso della logistica BRT (ex Bartolini), avveniva in maniera irregolare.
Eppure i sindacati “concertativi” avevano sempre difeso il colosso dello sfruttamento, BRT.
Tramite un sistema di subappalti, di finte cooperative, di finti “padroncini”, la BRT risparmiava 100 milioni di euro annui, sulla pelle dei lavoratori ma anche a danno dello stato – con l’evasione fiscale – [2].
Un gioco che andava avanti da circa dieci anni!
Il sindacato USB spiega come questa indagine rappresenti « un “secondo tempo” delle indagini che portarono, nel 2021, altre multinazionali (tra queste anche DHL e GLS) sul banco degli imputati per un “eccesso di esternalizzazioni” » [1].
« Un meccanismo truffaldino che porta … [ad] una intermediazione illecita di mano d’opera, che spezza corpi di lavoratori con ritmi e carichi di lavoro insostenibili », aggiunge il sindacato di base.
Sinistra Libertaria: BRT e Poste Italiane schiacciano diritti lavoratori
Il movimento politico Sinistra Libertaria si è unito, in proposito, alla richiesta del sindacato USB: « Bisogna chiudere col sistema degli appalti, bisogna internalizzare tutti i lavoratori con stipendi dignitosi e ritmi umanamente sostenibili ».
« Ma sarebbe ora pure – aggiunge il portavoce di Sinistra Libertaria – che qualcuno iniziasse a “sbirciare” nel susseguirsi di contratti a tempo determinato che impone Poste Italiane: il contratto a tempo determinato è l’elemento chiave della scena. Il ricatto sociale del lavoro precario schiaccia i diritti dei lavoratori come ha denunciato, tra i pochi, Carmine Pascale ex portalettere di Pistoia ».
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Fonti e Note:
[1] USB, 28 marzo 2023, “BRT e Geodis in amministrazione giudiziaria: gli appalti della logistica sono criminogeni, basta sfruttamento brutale dei lavoratori ed evasione fiscale. Internalizzare tutti”.
[2] Open, 28 marzo 2023, “Il lato oscuro di Brt e Geodis, i colossi della consegna di pacchi colpiti dalla magistratura. Ecco perché”.