La millenaria storia del Cristianesimo è stata attraversata e segnata anche da crimini e misfatti, da inquisizioni, da lotte cruente di potere e da sanguinose crociate.
Una lunga scia di violenze ed abusi, che arrivano fino ai giorni nostri e che- nonostante pubbliche denunce e richieste di perdono – non sempre appaiono adeguatamente indagati e perseguiti.

I cristiani nel tempo sono stati – tuttavia – anche sistematico oggetto di indicibili violenze, tuttora in corso e anzi in costante aumento nel mondo.
E’ quanto emerge dallo studio della fondazione ‘Aiuto alla Chiesa che Soffre’ dal titolo “Perseguitati più che mai. Rapporto sui cristiani oppressi per la loro fede 2020-2022”.

Il Rapporto passa in rassegna i 24 Paesi in cui le violazioni della libertà religiosa destano particolare preoccupazione: Afghanistan, Arabia Saudita, Cina, Corea del Nord, Egitto, Eritrea, Etiopia, India, Iran, Iraq, Israele e i Territori Palestinesi, Maldive, Mali, Mozambico, Myanmar, Nigeria, Pakistan, Qatar, Russia, Sri Lanka, Sudan, Siria, Turchia e Vietnam, evidenziando come nel 75% di questi 24 Paesi esaminati l’oppressione o la persecuzione dei cristiani sia aumentata.

Il planisfero della persecuzione contro i cristiani può essere scaricato qui:
https://acs-italia.org/sites/default/files/2022-11/CARTINA%20per%20stampa.jpg .

In Africa l’oppressione o la persecuzione dei cristiani è aumentata e si registra un forte aumento della violenza terroristica, a causa della quale oltre 7.600 cristiani nigeriani sarebbero stati assassinati tra gennaio 2021 e giugno 2022.
Nel maggio di quest’anno è stato pubblicato un video che mostrava 20 cristiani nigeriani giustiziati dai terroristi islamisti di Boko Haram e della Provincia dell’Africa occidentale dello Stato Islamico (Iswap). I due raggruppamenti cercano infatti di fondare califfati nella regione del Sahel, ciascuno con il proprio wali (governatore) e la propria struttura governativa.
In Mozambico, Al-Shabab ha intensificato invece la sua campagna di terrore, uccidendo i cristiani, attaccando i loro villaggi e appiccando il fuoco alle chiese.
Il gruppo, affiliato allo Stato Islamico (Isis), ha provocato la fuga di oltre 800.000 persone e la morte di altre 4.000.

In Medio Oriente, invece, la crisi migratoria minaccia la sopravvivenza di alcune delle comunità cristiane più antiche del mondo.
In Siria, per esempio, i cristiani sono crollati dal 10% della popolazione a meno del 2%, passando da 1,5 milioni del periodo precedente la guerra ai circa 300.000 di oggi.
Nonostante poi il tasso di esodo in Iraq sia più basso, una comunità che contava circa 300.000 persone prima dell’invasione da parte di Daesh/Isis nel 2014, nella primavera 2022 si era ormai dimezzata.
Questa minaccia esistenziale, si legge nel Rapporto, si estende anche ad Israele e alla Palestina. A quasi 75 anni dalla creazione dello Stato di Israele, i cristiani in Cisgiordania sono infatti diminuiti dal 18% a meno dell’1% attuale.
Gruppi come Hamas sono visti come fattori di spinta alla migrazione dalla Cisgiordania.
Sebbene il numero complessivo di cristiani in Israele sia in crescita – con un aumento dell’1,4% nel 2021 – i continui attacchi da parte di gruppi marginali di estremisti ebraici hanno portato i leader della Chiesa a parlare di “un tentativo sistematico di allontanare la comunità cristiana da Gerusalemme e da altre aree della Terra Santa”, accusando le autorità di non fare nulla per proteggerla.
Dallo studio di Acs emerge anche che in Paesi diversi come l’Egitto e il Pakistan le ragazze cristiane sono abitualmente soggette a rapimenti e stupri sistematici.

In Asia, invece, “l’autoritarismo statale ha portato a un peggioramento dell’oppressione anzitutto in Corea del Nord, dove fede e pratiche religiose sono ordinariamente e sistematicamente represse. Il nazionalismo religioso ha innescato crescenti violenze contro i cristiani asiatici, basti pensare ai gruppi nazionalisti hindutva e singalesi buddisti, attivi rispettivamente in India e Sri Lanka.
Le autorità hanno arrestato fedeli e interrotto le funzioni religiose.
L’India ha fatto registrare 710 episodi di violenza anticristiana tra gennaio 2021 e l’inizio di giugno 2022, causati in parte dall’estremismo politico”.
In Cina, infine, le autorità hanno aumentato la pressione sugli stessi cristiani, mediante arresti indiscriminati, chiusura forzata delle chiese e uso di sistemi di sorveglianza oppressivi.

Gli indicatori utilizzati nel Rapporto mostrano chiaramente: che la persecuzione dei cristiani ha continuato a peggiorare nei Paesi che destano maggiore preoccupazione; che il nazionalismo religioso e l’autoritarismo hanno aggravato le difficoltà dei fedeli; che, in particolare, il ritorno al potere dei talebani in Afghanistan ha spinto i cristiani e altre minoranze a tentare una disperata fuga all’estero; che violenze sistematiche e il clima di controllo hanno fatto sì che in diversi Paesi quali la Corea del Nord, la Cina, l’India e il Myanmar, l’oppressione dei cristiani sia aumentata; che -allo stesso tempo- l’escalation della violenza –spesso finalizzata all’allontanamento dei cristiani– ha fatto sì che i fedeli subissero alcune delle campagne di intimidazione più feroci al mondo, orchestrate da attori militanti non statali; che- in particolare- in Africa l’estremismo minaccia comunità cristiane tradizionalmente molto radicate e in Nigeria e in altri Paesi, questa violenza supera palesemente la soglia di un possibile genocidio.

Indicatori che però sembrano non colpire particolarmente l’Occidente e che dettano le “amare” conclusioni del Rapporto: “Nonostante i governi stiano iniziando a riconoscere l’importanza della libertà di religione o di credo, le prove contenute nel presente Rapporto Perseguitati più che mai dimostrano che c’è ancora molta strada da fare per garantire la tutela della libertà dei cristiani e delle altre minoranze in tutto il mondo.
Parte del problema è rappresentata dalla percezione culturale errata dell’Occidente, che continua a negare che i cristiani rimangano il gruppo religioso maggiormente perseguitato”.
Qui il Rapporto completo: https://acs-italia.org/ppcm-22.