Attraverso la pagina Facebook “ForestaMI e poi DimenticaMI?” di cui sono amministratici, Adriana Berra e Irene Pizzocchero hanno chiesto a Carlo Monguzzi, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Milano, di organizzare per settembre una seduta di commissione dedicata al tema della manutenzione e conservazione del verde di Milano e della Città Metropolitana e alla collegata questione della gestione dell’acqua.

Adriana e Irene sono note per il loro impegno ambientalista sin dalla loro militanza nel comitato “Salviamo il Parco Bassini” con cui nel 2018 tentarono di impedire al Politecnico di Milano di costruire il suo nuovo dipartimento di Chimica proprio sul parco, distruggendo i suoi 6mila mq di verde profondo e abbattendo una trentina di grandi alberi.

Lo scorso anno, le due attiviste hanno dato vita alla Civica AmbientaLista, lista di cittadini attivisti che si sono presentati alle elezioni comunali milanesi propugnando un ambientalismo più deciso ed autentico rispetto al greenwashing a loro avviso praticato dal sindaco Sala.

La pagina “ForestaMI e poi DimenticaMI?” dal settembre 2021 raccoglie segnalazioni, foto e video di cittadini che documentano lo stato di sofferenza e la morìa diffusi tra i giovani alberi piantumati nell’ambito del progetto ForestaMI.

Le testimonianze evidenziano un problema di mancanza di cura, e in particolare di irrigazione, dopo la piantumazione.

Una situazione già vista in precedenti stagioni agronomiche che quest’anno è stata aggravata dalla siccità conclamata. Perciò a metà giugno Adriana attraverso la pagina Facebook ha lanciato la campagna #BagnaMI – salviamo gli alberi di ForestaMI, chiamando i Milanesi a organizzarsi per annaffiare (preferibilmente con acqua recuperata dopo un primo uso domestico) i poveri alberelli assetati.

La risposta dei cittadini è stata forte, sia per l’impegno profuso nel bagnare gli alberi – da soli o in gruppo- ma anche per il numero di segnalazioni che inviano ogni giorno alla pagina: foto e video, corredati da descrizioni e appunti dettagliati, di tanti e tanti giovani alberi morenti o morti nelle aree verdi del centro cittadino come in quelle dell’hinterland.

Incalzato dai cittadini armati di annaffiatoi e dalle loro richieste di intervento su alberelli sofferenti in ogni zona della città, l’Assessorato al Verde si è reso conto che il servizio di irrigazione dei nuovi impianti andava implementato.

Le autobotti addette all’irrigazione degli alberelli, tra la seconda e la quarta settimana di luglio sono salite da 15, a 20, a 25, a 30 e infine a 35, balzelli tutti annunciati dall’Assessora Elena Grandi attraverso i media e i social. Il 23 luglio, dalla sua pagina Facebook, la Grandi annunciava anche di aver portato la frequenza delle bagnature da 12/14 giorni a 6/7 giorni e che è in corso la verifica e la riparazione di tutti gli impianti di irrigazione.

Anche da questi ultimi (in gran numero segnalati come guasti dai cittadini) oltre che dalle autobotti dipende la sopravvivenza dei giovani alberi.

Ma i cittadini nei tanti commenti su Facebook dicono che questo “recupero” in extremis non potrà resuscitare i tanti alberelli già morti o salvare quelli ormai troppo compromessi dalla mancanza d’acqua. E non cancellerà le domande che loro si pongono sul “prima”, su quello che evidentemente fino a poche settimane fa non funzionava nella manutenzione dei giovani alberi. E sul perché le criticità nella loro manutenzione e sopravvivenza, già chiaramente evidenziatesi l’estate scorsa (e in realtà anche prima), non siano state viste, valutate e corrette dal Comune di Milano e dagli esperti del team di ForestaMI.

Sulla pagina di “ForestaMI e poi DimenticaMI?” un post del 27 luglio afferma: “Questa strage di giovani alberi che sta caratterizzando l’estate 2022 si poteva evitare. Magari semplicemente decidendo di ridurre il numero delle nuove piantumazioni e concentrare gli sforzi – economici e organizzativi – sulla cura e l’irrigazione degli alberelli già messi a dimora. Per il futuro, noi cittadini “bagnatori” e amanti degli alberi preferiremmo che il sindaco Sala e ForestaMI ci dicessero non quanti alberi contano di piantare entro il 2030, ma piuttosto quanti saranno in grado di piantare e poi irrigare regolarmente, affinché vivano, crescano, prosperino e si trasformino negli alberi adulti che tra 20-30 anni faranno la vera differenza per il clima di Milano”.

Poi, il 29 luglio, arriva la richiesta della commissione firmata da Adriana Berra e Irene Pizzocchero: “A nome dei cittadini milanesi che hanno a cuore lo stato del verde e la conservazione degli alberi giovani e adulti – beni comuni fondamentali per il nostro benessere e la nostra sopravvivenza – la nostra pagina chiede che a settembre si tenga a Palazzo Marino una Commissione dedicata al tema della manutenzione e conservazione del verde di Milano e della Città Metropolitana (quindi parleremo anche della manutenzione delle piante messe a dimora col progetto ForestaMI) e dell’uso dell’acqua della falda milanese. Ieri 28/7 in Consiglio Comunale a Milano doveva svolgersi una discussione sul tema della siccità, con riferimento anche agli effetti sul verde cittadino delle ordinanze sull’emergenza idrica emanate da Regione Lombardia il 24/6 e dal Comune di Milano il 25/6. Ma il dibattito non si è svolto. Come cittadini riteniamo che il tema sia una priorità dell’amministrazione comunale e agiremo per riportarla in cima all’agenda.Chiediamo a Carlo Monguzzi, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Milano, di voler accogliere la nostra richiesta.