Progettazione interna delle grandi opere – Sostituzione della rete idrica colabrodo

Tariffa equa e trasparente

Il 30 giugno 2022 l’Assemblea dei Sindaci dei Comuni soci SMAT S.p.A. ha approvato il bilancio 2021 dell’azienda, chiuso con un utile netto di 34,195 milioni di euro, ripartiti per l’80% a SMAT stessa per gli investimenti, e il residuo dividendo di 1,33 euro/azione ai Comuni Soci (pari a 6,5 milioni) per servizi finalizzati alla tutela dell’ambiente”. Il Comune di Torino, azionista di maggioranza con n. 3.231.679 azioni, incasserà così ben 4.298.133,07 euro, un ulteriore contributo dei cittadini al bilancio comunale tramite la bolletta dell’acqua. Lo stesso vale per tutti gli altri 300 Comuni soci SMAT, in proporzione alle azioni SMAT possedute.

Abbiamo sempre ritenuto inaccettabile questa forma di tassazione indiretta e non trasparente, perché gli utili realizzati da SMAT S.p.A. provengono anche da voci “anomale” inserite nella tariffa idrica come il conguaglio = si paga anche l’acqua non consumata, la morosità = colpevole e incolpevole, pagata in percentuale annua da tutti gli utenti; e gli oneri finanziari  con i quali gli algoritmi di ARERA hanno ripristinato il profitto abrogato dal Referendum. Sono costi che non rientrano nel full cost recovery = recupero totale dei costi di gestione e di investimento, che per legge nazionale ed europea il gestore idrico recupera in tariffa.

Il 28 luglio prossimo la stessa Assemblea dei Comuni Soci SMAT S.p.A. si riunirà nuovamente per procedere alla nomina di un membro del Consiglio d’Amministrazione che dovrebbe poi ricoprire la carica vacante da più di un anno di Amministratore Delegato. Se, come corre voce, si trattasse di una risorsa interna, avrebbe il vantaggio di conoscere sia l’azienda sia il territorio servito da SMAT. Ed è sperabile che ambisca anche al recupero sollecito e al potenziamento delle capacità tecniche e progettuali dell’azienda, limitando al massimo le esternalizzazioni, comprese le progettazioni alle aziende appaltatrici.

In tal senso chiediamo che si esprima il Consiglio comunale di Torino, con una delibera di indirizzi a SMAT S.p.A. a conferma non solo della missione di servizio idrico pubblico, universale, efficiente e senza fini di lucro, ma anche della priorità di programmazione di interventi strategici per far fronte all’emergenza siccità che non è provocata solo dalla crisi climatica ma anche dall’entità degli sprechi idrici che denunciamo da anni anche per il nostro territorio.

E un’altrettanto chiara posizione chiediamo che venga assunta per abolire dal calcolo della tariffa idrica le voci “anomale” – che abbiamo documentato da ultimo alla Commissione Servizi Pubblici Locali nell’audizione del 16 giugno scorso –  e ottenere così una riduzione della tariffa dell’acqua.

Comitato Acqua Pubblica Torino